2013-05-24 14:08:49

Il cardinale Turkson a Chicago: inaccettabile il continuo impoverimento dei Paesi africani


Gli effetti nefasti della globalizzazione sui Paesi in via di sviluppo e la via da percorrere per tendere ad un’economia che sia moralmente valida. E’ stato questo il tema sviluppato dal cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, alla Conferenza su economia e dottrina sociale della Chiesa, promossa dal Lumen Christi Institute dell’Università di Chicago. A 50 anni dalla morte di Giovanni XXIII il cardinale Turkson ha rammentato l’importanza dell’Enciclica Pacem in Terris e il recente magistero di Papa Francesco che richiama il mondo ad una solidarietà disinteressata affinché si possa tornare nel mondo della finanza e dell’economia ad un’etica incentrata sulla persona. Allo stesso modo il porporato ha citato i principi guida della Caritas in veritate di Benedetto XVI e il suo richiamo ad essere protagonisti della globalizzazione e non vittime, agendo razionalmente guidati dalla carità e dalla verità. E’ per questo che diviene inaccettabile – spiega il porporato nel suo intervento – accettare il paradosso dell’impoverimento progressivo dei Paesi africani, nonostante abbiano delle economie in forte crescita. La speculazione e l’ingiustizia economica che in questi ultimi decenni hanno dominato la globalizzazione devono essere corrette. Sette i principi chiave di questa riforma globale e morale del sistema finanziario ed economico sui quali riflettere: la giustizia economica; il concetto di proprietà; la solidarietà; la fraternità; la riconciliazione; il concetto di governo per il bene comune e il principio di sussidiarietà. Un progresso che garantisca maggiori benefici per tutti richiede – secondo il porporato – non tanto teorie e competenze tecniche, quanto fede e speranza. L’ineguaglianza e l’ingiustizia non sono naturali conseguenze dell’economia di mercato, spiega il cardinale Turkson, aggiungendo che la crisi economica attuale può essere letta come un’opportunità per mettere a fuoco una nuova visione del futuro che vorremmo. (A cura di Stefano Leszczynski)







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