Coree, segnali di disgelo da Pyongyang. I vescovi: si può riaprire la porta alla speranza
Un evento congiunto per commemorare il vertice intercoreano del 2000. È questa – riferisce
la Fides – la proposta ufficiale della Corea del Nord alla Corea del Sud di ospitare
un evento congiunto per commemorare il summit del 2000, che segnò l’inizio di un fase
di disgelo e riavvicinamento (diventato noto come “sunshine policy”) fra le due nazioni.
In quell’occasione, tra i leader Kim Dae-jung (Corea del Sud) e Kim Jong-il (Corea
del Nord) fu concluso uno storico accordo che prevedeva cooperazione economica, riunioni
di famiglie separate, rinnovato dialogo fra i governi. La Nord Corea propone oggi
di celebrare quell’evento nella città di confine di Kaeseong o a Mount Geumgangsan,
dove le due nazioni hanno tenuto celebrazioni annuali congiunte dal 2001 fino al 2008.
In quell’anno, la crisi dei rapporti bilaterali segnò l’interruzione degli incontri.
Secondo gli osservatori, la proposta di Pyongyang indica la volontà di riattivare
i progetti congiunti e anche l’area industriale di Kaeseong. La proposta arriva in
un momento in cui la tensione fra le due Coree è alta, dopo le minacce di guerra
lanciate da Pyongyang. Ma la nuova proposta proveniente dal Nord potrebbe cambiare
lo scenario. Secondo i vescovi coreani, l’iniziativa è “segno che si può riaprire
la porta della speranza”. Lo dice mons. Igino Kim Hee-joong, arcivescovo di Kwanju,
presidente della Commissione episcopale per il Dialogo Interreligioso e della “Korean
Conference Religions for Peace”, organismo che riunisce i leader religiosi coreani.
“Certo, il governo di Seul ha detto che valuterà bene la proposta, in quanto interessa
l’avvio di un processo sincero di riavvicinamento e non solo una celebrazione di facciata”,
spiega il presule. “Da parte nostra – prosegue – speriamo di riprendere presto i lavoro
di dialogo interreligioso: abbiamo inviato a Pyongyang la proposta di un meeting intercoreano
dei leader religiosi, come quelli che si sono tenuti negli anni scorsi. Speriamo di
avere ben presto una risposta positiva”. (D.M.)