2013-05-24 07:48:17

Ancora morte in Siria, mentre si discute della Conferenza di pace a Ginevra di giugno


In Siria la guerra continua a seminare morte e distruzione. E’ particolarmente violento lo scontro attorno alla città strategica di Qusayr, vicino al confine con il Libano. Intanto entra nel vivo la preparazione della conferenza di pace di Ginevra a metà giugno. Da ieri a Instanbul si ritrova la Coalizione nazionale siriana, principale componente dell'opposizione. Già si discute di strategie di uscita per il presidente Assad, ma non è ancora chiaro ancora chi rappresenterà a Ginevra l'opposizione. Il servizio di Marina Calculli:RealAudioMP3

Riunita a Istanbul per tre giorni l’opposizione sta valutando se partecipare al cosiddetto “Ginevra 2”, la conferenza di pace proposta da Mosca e Washington. L'ex leader della Coalizione nazionale, al-Khatib, dopo le sue dimissioni rilancia la palla: un salvacondotto per Assad, la sua famiglia e 500 membri del regime. Khatib in cambio chieda che il presidente "accetti una transizione pacifica e trasferisca pieni poteri al suo vice al-Sharaa o al premier al-Halqi”. Potrebbe essere questo un tentativo parallelo alla conferenza di Ginevra, le cui possibilità di produrre risultati già sono scarsissime. Bashar stesso d’altra parte ha detto ieri: “coloro che ad Amman hanno partecipato in veste di rappresentanti del popolo siriano hanno distrutto tutti i propositi di Ginevra”. Sul terreno intanto l’esercito lealista avanza, anche grazie all’aiuto dei militanti libanesi di Hezbollah. Nella Tripoli libanese, influenzata dal conflitto siriano, i morti hanno raggiunto ieri quota 18. L’ONU rinnova l’appello perché il Libano rimanga neutrale rispetto a ciò che avviene oltreconfine. Ma le dinamiche tra i due paesi sembrano già inesorabilmente intrecciate.







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