Terrore a Londra: decapitato un soldato da due giovani di origine africana
Orrore ieri a Londra. Un soldato britannico è stato aggredito e decapitato da due
giovani africani. Si potrebbe trattare di un attentato di matrice islamica, che riporta
la paura terrorismo nella capitale britannica. Il servizio di Salvatore Sabatino:
Ore 14,30, Woolwich,
periferia sud-est di Londra. Le strade sono affollate a quell’ora. Sull’asfalto giace
il corpo di un soldato, scempiato dalla furia assassina di due uomini apparentemente
di origine africana. Sono ancora lì, si fanno riprendere, fotografare, si scusano
con le donne presenti per l’accaduto. Uno di loro, davanti ad una telecamera, si mostra
con un macete insanguinato, lo stesso con cui poco prima aveva decapitato il militare.
In preda al delirio dice “non sarete mai al sicuro, lo abbiamo fatto nel nome del
grande Allah”. Poi fugge, cerca di far perdere le tracce, ma insieme al suo complice,
viene ferito, arrestato e trasferito in un ospedale. Sono entrambi sotto tutela; uno
di loro sarebbe in gravi condizioni. Gli inquirenti rivelano col contagocce i particolari
dell’aggressione, ma non hanno dubbi: si tratta di un atto terroristico. Lo ribadisce
pure il premier britannico Cameron, tornato a Londra in tutta fretta da Parigi. Oggi
parteciperà ad una riunione del comitato di crisi del governo con i responsabili di
polizia e servizi di sicurezza. La seconda dopo quella d’urgenza presieduta ieri dal
Ministro degli Interni May. Incontro da cui è scaturito il rafforzamento di tutte
le misure di sicurezza. “Non ci arrenderemo mai” aveva detto ieri l’inquilino di Downing
Street. Un’iniezione di coraggio ad un Paese ripiombato improvvisamente nella paura;
mai sopita davvero dopo gli attentati del 2005.