Niger: timore di ulteriori contagi di colera nei campi profughi
In Niger, una grave epidemia di colera ha colpito 248 persone a Ayorou, nella regione
nordoccidentale di Tillabéry. Secondo gli uffici sanitari di Tillabéry e l’agenzia
delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), i morti finora registrati sono sei, due
dei quali profughi del Mali. Tra le persone contagiate, 31 sono profughi che vivono
nei campi di Tabareybarey e Mangaize al confine con il Mali. Per cercare di contenere
il fenomeno, l’Unhcr ha aumentato la distribuzione, nei campi profughi e nei villaggi
circostanti, di acqua potabile, soluzioni orali reidratanti, sapone e tavolette disinfettanti,
ma urgono molti farmaci. Il timore è che il colera possa rapidamente diffondersi a
causa dell’alta concentrazione di profughi nella regione. La maggior parte dei casi
riguardano gli abitanti della città di Ayorou, che la domenica ospita un mercato di
bestiame frequentato da persone provenienti da tutta la regione. Il Ministero della
Salute sta cercando di chiudere temporaneamente questo mercato, che si trova proprio
accanto al fiume Niger, sospetta fonte della contaminazione. Ha inoltre vietato a
chiunque di utilizzare, o bere, l'acqua del fiume, anche se è molto difficile tenere
la situazione sotto controllo. Secondo i dati diffusi dall’Unhcr, lo scorso anno nel
Paese sono state contagiate 5,785 persone, 110 delle quali sono morte. (R.P.)