Londra, soldato ucciso. Mons. Nichols: serve unità delle comunità di fede
Un giovane militare britannico di 25 anni di Manchester. Questa l’identità della vittima
del brutale attacco, compiuto ieri a Londra da due terroristi già noti ai servizi
segreti. Le autorità hanno riferito che uno dei due killer è nato e cresciuto nella
capitale, benché di origine nigeriana. Per il premier Cameron non si tratta solo di
un attacco alla Gran Bretagna ma di un tradimento per l’islam stesso. L’organizzazione
delle comunità islamiche ha condannato l’attentato. E questa sera un uomo e una donna
di 29 anni sono stati arrestati dalla polizia nel sud di Londra perchè sospettati
di concorso in omicidio in riferimento alla drammatica vicenda di ieri. “Mentre gli
estremisti cercano di seminare divisioni nelle nostre strade, le comunità di fede
londinesi rimangono unite in questo difficilissimo momento”. Con queste parole il
Primate cattolico, mons. Vincent Nichols, commenta all'agenzia Sir l’uccisione di
un soldato nel quartiere di Woolwich, sud est di Londra, da parte di due uomini che
avrebbero gridato slogan islamici. Il presidente della Conferenza episcopale cattolica
di Inghilterra e Galles ha anche dato il sostegno a un comunicato pubblicato dal “Faiths
Forum for London”, associazione per la promozione del dialogo interreligioso nella
quale si ritrovano rappresentanti delle nove comunità religiose londinesi, delle autorità
locali, del mondo degli affari e di quello accademico. “Come rappresentanti di molte
delle religioni presenti a Londra deploriamo il terribile attacco di Woolwich”, si
legge nel comunicato firmato da rappresentanti della Chiesa cattolica, di quella anglicana,
delle comunità musulmane, sikh, indù e ebree e della Chiesa battista. “Tutte le nostre
religioni esaltano la santità della vita umana e nessuna ingiustizia può giustificare
un assalto così barbarico che è costato a un giovane uomo la vita. Il terrorismo non
ha posto nelle nostre strade”. Lanciato nel 2010, il Forum punta a migliorare i rapporti
tra le diverse tradizioni religiose con incontri e momenti di preghiera soprattutto
in occasione di episodi di estremismo. (R.P.)