Evasione fiscale e energia: al centro del vertice straordinario dell’Ue a Bruxelles
L'Italia, a un passo dal tornare a far parte dei Paesi 'virtuosi', tratta in Europa
''con la schiena dritta'', a rivendicare il rispetto degli impegni presi, ma anche
e, soprattutto, a chiedere di più a Bruxelles per l’occupazione giovanile. Questo
il senso dell’intervento del premier italiano Letta ieri a Camera e Senato, in vista
del suo primo vertice europeo, stamattina a Bruxelles. Letta raccomanda all’Europa
di cambiare passo o imploderà. Ma quello di oggi a Bruxelles in realtà è un vertice
tematico, come spiega nel servizio Fausta Speranza:
Lotta all'evasione
fiscale e riduzione dei costi della bolletta energetica: questi i temi al centro del
summit straordinario che si prevede breve: conferenza stampa annunciata per metà pomeriggio.
I temi non sono da poco. Ogni anno 1000 miliardi di euro anziché entrare nelle casse
dei 27, restano in quelle degli evasori fiscali. All'incirca il Pil della Spagna nel
2010. Problema non solo mediterraneo, ma l’Italia è tristemente in testa con il 27%
di entrate sottratte al fisco. A livello europeo, dunque, la lotta all’evasione dovrebbe
partire con il rafforzamento o il varo di diverse Direttive sullo scambio automatico
di informazioni; norme anti-riciclaggio e contro le frodi sull'Iva. Ma anche negoziati
al più presto con almeno i paradisi fiscali di casa o “vicini di casa”: ovvero Svizzera,
San Marino, Andorra, Monaco e Liechtenstein. E poi altro punto focale del vertice,
i prezzi energetici: in Europa sono quattro volte superiore a quelli negli Usa. Primo
obiettivo, dunque, mantenere l'impegno dei 27 a completare il mercato unico dell'energia
entro il 2014: la piena applicazione si tradurrebbe in un risparmio di 30 miliardi
l'anno sulla bolletta energetica degli europei.