Card. Sandri a Cascia per Santa Rita. Premiate 5 donne per coraggio e misericordia
E’ stato il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese
Orientali, a presiedere ieri a Cascia, in Umbria, il Solenne Pontificale in onore
di Santa Rita, monaca agostiniana di cui ieri la Chiesa ha fatto memoria. “Anche oggi
Rita dal cielo si china a guardare su di noi… Troppe divisioni sono ancora nel cuore
degli uomini… - ha detto nell’omelia il porporato -. Quante ferite alla dignità dell’uomo,
persino dei bambini e dei deboli, fatti oggetti di violenza nel corpo e nella mente;
quanta insopportabile divisione tra chi è ricco e chi è povero, ma soprattutto – ha
insistito – quanto ignobile silenzio di fronte a queste ingiustizie. Ce lo ha ricordato
Papa Francesco nel corso della Veglia e della Santa Messa di Pentecoste”. Il cardinale
Sandri ha voluto anche ricordare la “guerra che da troppo tempo insanguina l’amata
Siria, territorio affidato alla cura della Congregazione per le Chiese Orientali”
e “a Beirut, nel confinante Libano, il grande Santuario di Santa Rita oggi particolarmente
… unito in preghiera con Cascia per impetrare la pace”. Il prefetto della Congregazione
per le Chiese Orientali ha avuto anche un pensiero per la città rumena di Ramnicu
Valcea, gemellata quest’anno con Cascia, dove si trova un tempio bizantino dedicato
a Santa Rita. “Vorrei che ci sentissimo uniti alla Chiesa Greco-Cattolica Rumena…
è una comunità che ha contato un grande numero di martiri e di perseguitati durante
la dittatura comunista, a motivo dell’amore a Dio e al Santo Padre portato sino alla
fine. Ora – ha aggiunto il porporato – come fu per Santa Rita, chiediamo che le sofferenze
di allora germoglino in frutti di riconciliazione e in un rinnovato slancio per il
cammino ecumenico”. Infine, il cardinale Sandri ha pregato Santa Rita, “soprannominata
la santa dei casi impossibili” perché nell’Anno della Fede, con la sua intercessione,
i cristiani possano essere guariti dal dubbio che la santità sia impossibile. Le grandi
celebrazioni per festeggiare la taumaturga agostiniana sono cominciate a Cascia lunedì;
ieri la consegna del Riconoscimento Internazionale Santa Rita, a 5 donne che per tenacia,
umiltà, servizio, abbandono a Cristo, perdono e il coraggio di essere se stesse, hanno
ricalcato le doti della monaca vissuta fra il XIV e XV secolo. Quest’anno, si sono
distinte per aver portato il messaggio di pace e perdono nella vita di tutti i giorni
Alexandra Jianu (Brezoi, Romania), che malgrado le difficoltà legate alla condizione
socio-religiosa in Romania durante il regime comunista, è riuscita a mantenere principi
fortemente legati alla fede; Lina Trappetti (Spoleto, Perugia), che con il lavoro
e i sacrifici non ha mai smesso di donarsi agli altri, in silenzio e con umiltà; suor
Elsa Caterina Galfrè (Caraglio, Cuneo), della Congregazione delle Suore di S. Giuseppe
di Cuneo, che si occupa dei meno fortunati, come una missionaria nella sua città;
Zenobia Elmi (Marsciano, Perugia), che non si è lasciata sopraffare dalla propria
diversità fisica, affidando, come Santa Rita, la propria vita a Gesù e infine Teresina
Natalino (Lamezia Terme, Catanzaro), che dopo aver perso il marito – travolto da un
auto guidata da un ragazzo sotto l’effetto di stupefacenti –, si è lasciata condurre
dalla fede, che le ha dato la forza e il coraggio di mandare un messaggio di perdono
e amore. (A cura di Tiziana Campisi)