La musica di questa Casa è l'amore: così Papa Francesco durante la visita alla Casa
Dono di Maria
“Con il vostro servizio quotidiano” siete “la mano di Dio che sazia la fame di ogni
vivente”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto alle Suore missionarie della
Carità, fondate dalla Beata Teresa di Calcutta, durante la visita alla Casa Dono di
Maria, in Vaticano. La struttura gestita dalle Suore offre ospitalità a circa 25 donne
e circa 60 uomini vi consumano i pasti quotidianamente. Il Papa ha incontrato un gruppo
di "oltre un centinaio di persone, composto dalle ospiti della casa, dai suoi frequentatori,
collaboratori e amici, oltre che dalle Suore della Casa e altre Suore della Carità
rappresentanti delle diverse comunità di Roma”, fa sapere il direttore della Sala
Stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Occasione della visita la commemorazione
del 25.mo dell’affidamento della stessa Casa alla Beata Madre Teresa di Calcutta da
parte del Beato Giovanni Paolo II. Il servizio di Debora Donnini:
“Voi, care
Suore, insieme ai Missionari della Carità e ai collaboratori, rendete visibile l’amore
della Chiesa per i poveri”.
E’ un grazie di cuore quello che Papa Francesco
rivolge a quanti operano all’interno della Casa Dono di Maria: “in questi anni, quante
volte vi siete chinati su chi ha bisogno, come il buon samaritano”, ricorda , “quante
ferite, specialmente spirituali, avete fasciato!”. Festoso il clima dell’incontro,
con canti. Le suore hanno posto al collo di Papa Francesco una bella ghirlanda di
fiori, secondo l’uso indiano. E il Papa ha salutato i presenti uno ad uno, a cominciare
dalle donne ospiti. Questa è una cosa “fra beati” e “la santità è passata”, dice Papa
Francesco in riferimento all’inaugurazione fatta da Giovanni Paolo II e a Madre Teresa.
Tre le parole su cui si sofferma nel discorso: casa, dono e Maria. Casa è il luogo
dell’accoglienza che richiama l’amore e rappresenta dunque la ricchezza umana più
preziosa, quella dell’incontro fra persone diverse che si aiutano a crescere. La casa
è dunque “un luogo decisivo” nella vita, dove ogni persona “impara a ricevere amore
e a donare amore” e questo, ricorda, “cerca di essere da 25 anni anche questa casa":
“Al confine tra Vaticano e Italia, essa è un forte richiamo a tutti noi,
alla Chiesa, alla Città di Roma ad essere sempre più famiglia, 'casa' in cui si è
aperti all’accoglienza, all’attenzione, alla fraternità”.
Questa casa,
poi, si caratterizza perché dona sostegno materiale e spirituale “a voi, cari ospiti”,
dice Papa Francesco. “Ma anche voi – aggiunge - siete un dono per questa casa e per
la Chiesa”:
“Voi ci dite che amare Dio e il prossimo non è qualcosa di
astratto, ma di profondamente concreto: vuol dire vedere in ogni persona il volto
del Signore da servire, e servirlo concretamente. E voi siete, cari fratelli e sorelle,
il volto di Gesù. Grazie!Voi 'donate' la possibilità a quanti operano
in questo luogo di servire Gesù in chi è in difficoltà, in chi ha bisogno di aiuto”.
Il
Papa ricorda che nella casa Dono di Maria si vive un’ospitalità aperta “senza distinzione
di nazionalità o di religione”. “Dobbiamo recuperare tutti il senso del dono”, della
gratuità, della solidarietà, prosegue, sottolineando che “un capitalismo selvaggio
ha insegnato la logica del profitto ad ogni costo”, “dello sfruttamento senza guardare
alle persone” e, aggiunge, “i risultati li vediamo nella crisi che stiamo vivendo”:
“Questa
Casa è un luogo che educa alla carità, una 'scuola' di carità, che insegna ad andare
incontro ad ogni persona, non per profitto, ma per amore. La musica - diciamolo così
- di questa Casa è l’amore”.
E dunque Papa Francesco apprezza che i seminaristi
da tutto il mondo vengano qui per fare un’esperienza di servizio. Quindi la terza
parola su cui si dipana il suo discorso è "Maria" che ha fatto della sua esistenza
un incessante dono a Dio perché amava il Signore. Ed è quindi uno stimolo “a vivere
la carità verso il prossimo non per una sorta di dovere sociale, ma partendo dall’amore
di Dio”. Riprendendo le parole pronunciate prima da suor Maria Prema Pierick, Madre
Generale delle Missionarie della Carità, sulla Vergine, Papa Francesco ricorda che
Maria “ci insegna come andare da Gesù” e Lei “fa famiglia con noi e con Gesù”:
“Per
noi cristiani, l’amore per il prossimo nasce dall’amore di Dio e ne è la più limpida
espressione. Qui si cerca di amare il prossimo, ma anche di lasciarsi amare dal prossimo”.
Questi due atteggiamenti camminano assieme, non può esserci l’uno, se
non c’è anche l’altro, afferma il Papa e conclude con un invito ad “amare Dio nei
fratelli e amare i fratelli in Dio” come ricorda la carta intestata delle Missionarie
della Carità dove sono stampate queste parole di Gesù: “Tutto quello che avete fatto
ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Durante
la visita Papa Francesco era accompagnato da mons. Georg Gaenswein, prefetto della
Casa Pontificia, e dal segretario personale mons. Alfred Xuereb. Ad accoglierlo il
cardinale Angelo Comastri e la Madre Generale delle Suore della Carità, suor Maria
Prema Pierick, che gli ha rivolto un indirizzo di saluto.