2013-05-21 14:46:42

Allarme dell'Unicef per il coinvolgimento di donne e bambini nella guerra in Siria


L'Unicef ha espresso l'allarme per le migliaia di bambini e donne che potrebbero essere intrappolati dai combattimenti nella cittadina siriana di Qusayr, nei pressi del confine con il Libano. Ed ancora c’è da registrare uno scontro a fuoco tra militari siriani e israeliani sulle alture del Golan. Sulla possibile regionalizzazione del conflitto, Antonella Palermo ha parlato con Lorenzo Trombetta, dell’Ansa di Beirut autore del volume “Siria: dagli Ottomani agli Assad e oltre…”, edito da Mondadori RealAudioMP3

R. – Il Libano non è a rischio contagio. Sono passati più di due anni dall’inizio delle violenze in Siria e il Libano, a livello generale, ha tenuto, anzi ha mostrato una flessibilità e una capacità di assorbimento delle tensioni non indifferente. Se guardiamo il Libano nelle sue varie regioni, il contagio c’è, ma c’è sempre stato, nel senso che la realtà siriana e quella libanese, per motivi storici, per motivi culturali, politici, economici, sia recenti ma anche meno recenti, ha sempre avuto una continuità anche territoriale, anche fisica, anche geografica, con la Siria.

D. – Si parla molto oggi della Russia che finanzia con le armi il regime siriano…

R. – Non è una novità, l’Unione Sovietica e poi la Russia sono da decenni il primo partner militare e strategico della Siria degli Assad. Comunque, la Siria durante la Guerra Fredda e anche successivamente è stata sempre nell’orbita di Mosca. Ovviamente la Russia non difende gli Assad, né difende i siriani; semplicemente, ha un piede in Medio Oriente, l’unico, l’ultimo che ha in Medio Oriente e sul Mediterraneo, e cerca quindi di difenderlo a spada tratta.

D. – Questo libro vorrebbe aiutarci a calarci nelle ragioni endemiche che hanno poi portato alla situazione attuale…

R. – In generale, nel corso degli ultimi 10 anni si è assistito a un graduale impoverimento del rapporto fra Damasco e le realtà locali e periferiche. E non è un caso che, nel 2011, proprio queste realtà periferiche sono state il motore della rivolta: negli ultimi 10 anni, di fatto, sono state dimenticate o non hanno più avuto le attenzioni che prima Assad padre gli aveva dedicato.

Ultimo aggiornamento: 22 maggio







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