Africa: i bambini “invisibili” del continente sono privi di ogni diritto
La metà dei bambini africani sono “invisibili” in quanto non compaiono in nessun registro
anagrafico. E’ quanto emerso in un comunicato rilasciato in occasione del XXI Meeting
dell’Unione Africana (Ua) appena iniziato ad Addis Abeba. Secondo l’Unicef solo il
44% dei minori di 5 anni di età in Africa risulta nel registro delle nascite. Senza
alcuna identità legale, i piccoli sono privi di servizi sociali, istruzione, tutela
contro il lavoro minorile, il reclutamento militare, la tratta di esseri umani e altre
forme di sfruttamento. In questo contesto - riporta l'agenzia Fides - il vertice della
Ua, che celebra il 50° anniversario dell’Organizzazione dell’Unione Africana (Oua),
predecessore dell’Ua, costituisce una grande opportunità per un impegno duraturo verso
i bambini del continente. Per l’Unicef questo impegno deve prevedere soprattutto la
possibilità di dare ad ogni bambino un nome e uno stato legale. Nell’Africa subsahariana
lavorano circa un bambino su 3, ossia 69 milioni di minorenni. In totale, nel mondo
lavorano circa 158 milioni di piccoli tra 5 e 14 anni. L’Ong delle Nazioni Unite dichiara
inoltre che la popolazione infantile del continente prima del 2015 arriverà ad essere
di 130 milioni. (R.P.)