Migliaia di persone in Piazza San Pietro per l'incontro di Pentecoste tra Papa Francesco
e i movimenti ecclesiali
Piazza San Pietro si prepara a vivere un momento di festa nel segno dello Spirito
Santo. Almeno 120 mila persone appartenenti a vari movimenti ecclesiali parteciperanno,
infatti, questa sera alla Veglia di Pentecoste presieduta nell’Anno della Fede da
Papa Francesco a partire dalle ore 18. Già numerosissime le persone presenti in piazza
e sul sagrato della Basilica Vaticana. Paolo Ondarza:
E’ una Piazza
San Pietro scaldata e illuminata da un sole quasi estivo e dall’entusiasmo, dalla
gioia, delle migliaia di persone giunte a Roma per la Giornata dei movimenti ecclesiali,
delle associazioni e delle aggregazioni laicali sul tema “Io credo, aumenta in noi
la fede”. Chiusa al traffico via della Conciliazione. Il sagrato della Basilica Vaticana
è stato attraversato durante tutta la mattina da un ininterrotto pellegrinaggio alla
Tomba di Pietro. Nel pomeriggio, sarà la volta delle testimonianze di chi, attraverso
questo o quel cammino di fede, ha incontrato il Volto di Gesù Cristo. Papa Francesco
arriverà in jeep, intorno alle 17.30, alle 18 avrà inizio la Veglia di Pentecoste,
festa dello Spirito Santo. Così, Papa Francesco qualche giorno fa ha parlato della
Terza Persona della Trinità:
“Cosa ci dice lo Spirito Santo? Dio ti ama:
ci dice questo! Dio Ti ama, ti vuole bene. E noi amiamo veramente Dio e gli altri,
come Gesù? (…) Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo. Lasciamo che Lui ci parli al
cuore e ci dica questo: che Dio è amore, che sempre Lui ci aspetta, che Lui è il Padre
e ci ama come vero papà; ci ama veramente. E questo soltanto lo dice lo Spirito Santo
al cuore. Sentiamo lo Spirito Santo, ascoltiamo lo Spirito Santo e andiamo avanti
per questa strada dell’amore, della misericordia, del perdono".
E si deve
proprio all’azione dello Spirito la fioritura negli ultimi decenni di tanti movimenti
che questo pomeriggio, dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, incontreranno per la
prima volta il Papa venuto dall’Argentina. Ma cosa significa questo incontro per i
tanti fedeli arrivati nella Città Eterna:
R. - Significa riempirci di Spirito
Santo, per poi testimoniarlo in tutto il mondo, perché oggi c’è bisogno di una grande
testimonianza di Cristo Risorto.
R. - Sentiamo molto forte questa festa. E’
una grande emozione essere qui, accanto al Papa e festeggiare insieme a lui questo
evento importante.
R. – E’ un momento di speranza soprattutto per i giovani
e per le famiglie.
D. - Che cos’è, secondo voi, che ha mosso tante persone
oggi qui in Piazza?
R. - Secondo me è lo Spirito Santo, l’amore, la chiamata
di Dio.
D. - Che cos’è, anzi chi è lo Spirito Santo?
R. - Lo Spirito
Santo è il soffio di Dio; lo Spirito Santo è rinnovamento in ciascuno di noi; lo Spirito
Santo è l’amore di Dio. E quando lo Spirito Santo raggiunge i nostri cuori, contagia
noi e il prossimo che il Signore ci mette accanto.
R. - Lo Spirito Santo è
Colui che guida, che guida la Chiesa, che guida i nostri cuori; Colui che giorno per
giorno ci dà la forza, la carica. E’ la forza attiva di Dio che ci accompagna per
il giusto cammino.
R. - La forza attraverso la quale Gesù Cristo opera in
noi.
D. - Come opera lo Spirito Santo nella vita di un giovane?
R.
- In maniera inaspettata, imprevedibile, però molto intensa perché ti porta a realizzare
delle cose che tu mai avresti pensato di essere in grado di fare. Ti riempie e soprattutto
ti fa innamorare di Dio!
D. – Sarete insieme a altri movimenti che hanno carismi
diversi dai vostri... Questo che cosa significa?
R. – Che il Corpo di Cristo
è uno e quindi è bello stare insieme al Corpo di Cristo!
R. – San Paolo ci
ricorda: la Chiesa ha diversi carismi e tutti sono utili per il bene comune.
R.
– Nella Chiesa cattolica siamo tante forze diverse, ma abbiamo un solo cuore, che
è l’amore per Gesù. E questo ci unisce moltissimo.
D. – Il vostro pensiero
per Papa Francesco?
R. – Santo Padre guidaci sempre verso l’eternità!
R.
– Noi giovani siamo con lui, lo appoggiamo, crediamo tanto in quello che sta facendo
e soprattutto vogliamo dirgli che la Chiesa è viva, sta crescendo e noi ci siamo!
Ad
organizzare l’odierna Giornata in questo Anno della Fede è stato il Pontificio Consiglio
per la nuova Evangelizzazione. Il presidente del dicastero, mons.Rino Fisichella
illustra così la duplice sfida che i movimenti sono oggi chiamati a raccogliere:
R.
– Dobbiamo essere capaci di camminare insieme: non si può camminare da soli, perché
questo è il momento di un impegno comune. Poi c’è la seconda sfida: il mondo di oggi
è sempre più povero, perché non percepisce più l’assenza di Dio come una mancanza
nella propria vita. Ecco, questa sfida deve essere accettata e colmata. Noi dobbiamo
dire, con il nostro stile di vita credibile, che di Cristo il mondo oggi ha ancora
bisogno e noi con Lui gli portiamo una parola di speranza.
D. – Tanti laici
si sono riavvicinati alla Chiesa proprio grazie ai movimenti. Questo è un aspetto
molto importante per la nuova evangelizzazione?
R. – Certamente. I movimenti
hanno una forte identità e un profondo senso di appartenenza. Da questa prospettiva,
credo che la vita dei movimenti sia un insegnamento e una provocazione anche per tutte
le altre realtà ecclesiali, per le nostre comunità, anche quelle parrocchiali, a recuperare
la domanda e la risposta sul chi siamo e quindi anche una profonda formazione, ma
anche un profondo senso ecclesiale, cioè “Siamo la Chiesa, apparteniamo alla Chiesa!”.