Il Papa: chiacchiere distruttive nella Chiesa, disinformazione, diffamazione e calunnia
sono peccato
Il cristiano deve vincere la tentazione di “mischiarsi nella vita degli altri”: è
l’esortazione di Papa Francesco nella Messa di sabato mattina alla Casa Santa Marta.
Il Papa ha inoltre sottolineato che chiacchiere e invidie fanno tanto male alla comunità
cristiana e che non si può “dire soltanto la metà che ci conviene”. Alla Messa, concelebrata
con don Daniel Grech del Vicariato di Roma, hanno preso parte un gruppo di studenti
della Lateranense, guidati dal rettore mons. Enrico Dal Covolo; Kiko Argüello, Carmen
Hernández e Mario Pezzi del Cammino Neocatecumenale; Roberto Fontolan ed Emilia Guarnieri
di Comunione e Liberazione. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“A te che importa?”
Papa Francesco ha svolto la sua omelia partendo da questa domanda rivolta da Gesù
a Pietro che si era immischiato nella vita di un altro, nella vita del discepolo Giovanni,
“quello che Gesù amava”. Pietro, ha sottolineato, aveva “un dialogo d’amore” con il
Signore, ma poi il dialogo “è deviato su un altro binario” e soffre anche lui una
tentazione: “Mischiarsi nella vita degli altri”. Come si dice “volgarmente”, ha osservato
il Papa, Pietro fa il “ficcanaso”. E si è dunque soffermato su due modalità di questo
mischiarsi nella vita altrui. Innanzitutto, “la comparazione”, il “compararsi con
gli altri”. Quando c’è questa comparazione, ha detto, “finiamo nell’amarezza e anche
nell’invidia, ma l’invidia arrugginisce la comunità cristiana”, le “fa tanto male”,
il “diavolo vuole quello”. La seconda modalità di questa tentazione, ha soggiunto,
sono le chiacchiere. Si comincia con “modalità tanto educate”, ma poi finiamo “spellando
il prossimo”:
“Quanto si chiacchiera nella Chiesa! Quanto chiacchieriamo
noi cristiani! La chiacchiera è proprio spellarsi eh? Farsi male ll'uno l’altro. Come
se volesse diminuire l’altro,no? Invece di crescere io, faccio che l’altro sia più
basso e mi sento grande. Quello non va! Sembra bello chiacchierare… Non so perché,
ma sembra bello. Come le caramelle di miele, no? Tu ne prendi una - Ah, che bello!
-e poi un'altra, un'altra, un'altra e alla fine ti viene il mal di pancia. E perché?
La chiacchiera è cosi: è dolce all’inizio e poi ti rovina, ti rovina l’anima! Le chiacchiere
sono distruttive nella Chiesa, sono distruttive… E’ un po’ lo spirito di Caino: ammazzare
il fratello, con la lingua; ammazzare il fratello!”.
Su questa strada,
ha detto, “diventiamo cristiani di buone maniere e cattive abitudini!”. Ma come si
presenta la chiacchiera? Normalmente, ha osservato Papa Francesco, “facciamo tre cose”:
“Facciamo
la disinformazione: dire soltanto la metà che ci conviene e non l’altra metà; l’altra
metà non la diciamo perché non è conveniente per noi. Alcuni sorridono… ma è vero
quello o no? Hai visto che cosa? E passa. Secondo è la diffamazione: quando una persona
davvero ha un difetto, ne ha fatta una grossa, raccontarla, 'fare il giornalista'…
E la fama di questa persona è rovinata! E la terza è la calunnia: dire cose che non
sono vere. Quello è proprio ammazzare il fratello! Tutti e tre - disinformazione,
diffamazione e calunnia - sono peccato! Questo è peccato! Questo è dare uno schiaffo
a Gesù nella persona dei suoi figli, dei suoi fratelli”.
Ecco perché Gesù
fa con noi come aveva fatto con Pietro quando lo riprende: “A te che importa? Tu segui
me!” Il Signore davvero ci “segnala la strada”:
“‘Le chiacchiere non ti
faranno bene, perché ti porteranno proprio a questo spirito di distruzione nella Chiesa.
Segui me!’. E’ bella questa parola di Gesù, è tanto chiara, è tanto amorosa per noi.
Come se dicesse: ‘Non fate fantasie, credendo che la salvezza è nella comparazione
con gli altri o nelle chiacchiere. La salvezza è andare dietro di me’. Seguire Gesù!
Chiediamo oggi al Signore Gesù che ci dia questa grazia di non immischiarci mai nella
vita degli altri, di non diventare cristiani di buone maniere e cattive abitudini,
di seguire Gesù, di andare dietro Gesù, sulla sua strada. E questo basta!”.
Durante
l’omelia, Papa Francesco ha anche rammentato un episodio della vita di Santa Teresina
che si chiedeva perché Gesù dava tanto a uno e poco a un altro. La sorella più grande,
allora, prese un ditale e un bicchiere e li riempì di acqua e poi chiese a Teresina
quali dei due fosse più pieno. “Ma tutti e due sono pieni”, rispose la futura Santa.
Gesù, ha detto il Papa, fa “così con noi”, “non gli interessa se tu sei grande, sei
piccolo”. Gli interessa “se tu sei pieno dell’amore di Gesù”.