Attentati anti-sunniti in Iraq: oltre 70 le vittime
Giornata di sangue ieri in Iraq. Oltre 75 le vittime in vari attentati anti-sunniti.
Altrettanti i feriti, in una situazione che riporta il Paese del Golfo al drammatico
clima della guerra civile avvenuta tra il 2006 e il 2007. Il servizio di Giancarlo
La Vella:
Dalla caduta
del regime di Saddam Hussein, ormai quasi sette anni fa. L’Iraq non ha mai trovato
una vera stabilità e in questi giorni riesplode l’ondata di violenze interconfessionali
tra le varie anime dell’Islam, sunnite e sciite. Almeno 75 persone, secondo un bilancio
di fonti sanitarie, sono rimaste uccise ieri e oltre 70 ferite in attentati compiuti
in due località contro gruppi sunniti durante cerimonie religiose. Solo pochi giorni
fa, oltre 50 le vittime in attacchi invece contro le comunità sciite. Le tensioni
tra le due confessioni musulmane si sono riaccese dalla partenza delle ultime truppe
americane, nel dicembre del 2011, e si sono sempre più aggravate negli ultimi mesi,
con continue proteste della maggioranza sunnita contro le politiche del primo ministro
sciita, Nuri al Maliki, giudicate discriminatorie. Il premier da parte sua condanna
l’odio confessionale, alla base delle nuove violenze, a suo parere aggravate dall'impatto
del conflitto in Siria.