2013-05-17 15:42:34

Vaticano. Mostra in onore del Papa: "Argentina - Il Gaucho, tradizione, arte e fede"


Per la prima volta, in Vaticano e in Italia,si potrà conoscere con una grande mostra il patrimonio di cultura e storia del popolo argentino. “Argentina – Il Gaucho, tradizione, arte e fede”: è il titolo dell’esposizione organizzata da Artifex e visitabile fino al 16 giugno presso il Braccio di Carlo Magno. Composta da oltre 200 opere fra dipinti, antichi tessuti e documenti storici, la mostra vuole essere un omaggio a Papa Francesco, alla sua Argentina e alle sue origini italiane. Alla presentazione dell'evento c’era per noi Debora Donnini:RealAudioMP3

Una mostra per entrare nel vivo della cultura argentina avvicinandosi alla figura del gaucho, il mandriano cavallerizzo delle pampas argentine. La sua figura evocativa della storia dell’Argentina viene raccontata con pitture e foto che lo ritraggono a cavallo con il cappello, con oggetti quali alcuni mate in argento con cui sorseggiava la tradizionale bevanda argentina, con alcuni esemplari di poncho lungo, realizzati in lana di agnello o cotone. Ma a essere mostrata è anche la storia del suo avvicinarsi sempre più alla fede cattolica. Come si vede questo? Lo abbiamo chiesto al curatore della mostra, Roberto Vega Andersen:

"Lo encuentras, por ejemplo, en las ornamentaciones...
Lo ritroviamo, per esempio, negli ornamenti, negli ornamenti degli oggetti, negli elementi che li decorano. Si può trovare, per esempio, la figura dell’angelo e la figura del viso dell’angelo. E’ un angelo cesellato, ad esempio, sul mate; cesellato sul coltello; cesellato sulla 'rastra', che è la fibbia della cintura. Già lì si esprimeva la religiosità, perché il gaucho faceva realizzare i suoi oggetti in un laboratorio orafo e indicava quali dettagli farci realizzare”.

Una sezione della mostra riguarda poi il sacerdote Josè Gabriel del Rosario Brochero, che portò il Vangelo fra i guachos della provincia di Cordova. Nel 2012, Benedetto XVI ha firmato il decreto per la sua beatificazione. Ancora Roberto Vega Andersen:

"El Cura Brochero no tenía riquezas materiales: su riqueza era espiritual…
Il Cura Brochero non aveva ricchezze materiali: la sua ricchezza era spirituale! In quest'esposizione abbiamo cercato di presentarlo attraverso la sua ricchezza spirituale. Fu un sacerdote che lavorò nelle zone rurali della provincia argentina di Cordova, dal 1860 - forse un poco prima - fino al 1914, alla sua morte. La cosa interessante è che riuscì ad avvicinare tutti gli uomini del campo alla Chiesa cattolica. Portò avanti una pratica incredibile, che fu quella di realizzare una casa per gli esercizi spirituali, dove far fare al gaucho gli esercizi spirituali per una settimana. Il Cura Brochero riuscì a riunire più di mille gauchos nella stessa dimora, che era stata costruita con lo sforzo della gente, e a convertire alla religione tutti questi gauchos indomabili, perseguiti per legge, condannati… Il Cura Brochero si incaricava di andare a cercarli e cambiar loro la vita”.







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