2013-05-17 12:30:03

Appello di Papa Francesco per la libertà religiosa


Un appello alle autorità civili perché sia rispettato il diritto dei credenti a vivere la propria fede liberamente e un invito a tutti gli europei perché siano consapevoli del ruolo del cristianesimo nel continente. E’ contenuto nel messaggio che Papa Francesco rivolge alle due delegazioni rappresentanti le Chiese ortodosse e la Chiesa cattolica del continente europeo a Istanbul per un seminario di studio su “La libertà religiosa oggi. L’editto di Milano dell’imperatore Costantino: 1700 anni dopo”. L’incontro è promosso dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli in collaborazione con il Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee). Con un messaggio del Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, Papa Francesco ha inviato i suoi "fraterni auguri a Sua Santità Bartolomeo, arcivescovo della città fondata da Costantino stesso", esprimendo la sua “speranza” di vedere presto “il giorno in cui le divisioni del secondo millennio verranno definitivamente consegnate al passato”. Riguardo al tema del Seminario, Papa Francesco richiama le “autorità civili a rispettare ovunque, alla luce dello storico decreto di Costantino, il diritto dei credenti a vivere liberamente il proprio culto e ad esprimere pubblicamente la loro fede”. “Allo stesso tempo”, prosegue il messaggio, il Papa “invita tutti i cittadini europei a riconoscere il ruolo che il cristianesimo ha avuto nel formare la nostra cultura, e a rimanere aperti al contributo continuo che i credenti cristiani possono dare in questo senso”. Aprendo i lavori del seminario di studio, questa mattina a Istanbul, il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha affermato che la Chiesa “vive”, “non è scomparsa” dalla vita pubblica, anzi permea con “il Vangelo di Gesù e il sangue dei martiri” le società e le istituzioni anche quando “vive, esiste e duramente soffre in cattività, anche quando la Chiesa è perseguitata”. Nel suo saluto il patriarca - giunto ieri sera a Istanbul dopo una intensa tre-giorni di incontri e momenti di preghiera a Milano - ha sottolineato come “lo spirito del Vangelo e la cristianità” sono “l’unico modo per assicurare il progresso e preservare la pace”. Questa mattina, gli interventi del metropolita Emmanuel di Francia e del cardinale Péter Erdő, presidente del Ccee il quale si è soffermato sulla situazione dei cristiani in Europa. “Un primo elemento della cultura attuale, così presente in Europa - ha detto il porporato - è il rifiuto pratico di Dio, considerato spesso come un qualcosa di astratto e lontano. In questo contesto è quasi naturale considerare la religione e il rapporto con Dio come opinioni soggettive, aspetti che non possono avere un carattere sociale ma devono essere relegati alla sfera privata dell’individuo”. Con l’aiuto di esperti, i partecipanti affrontano il tema della libertà religiosa a partire da tre prospettive: la libertà religiosa dal punto di vista delle comunità religiose, con interventi di rappresentanti della comunità ebraica, musulmana, ortodossa e cattolica; la realtà della libertà religiosa nel mondo e il rapporto tra religione, politica e società.







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