2013-05-16 13:23:46

Libertà religiosa: oggi a Istanbul incontro della Chiesa cattolica e ortodossa


“Il fondamento del diritto della libertà religiosa viene dal profondo della dignità della persona umana. È pertanto un diritto fondamentale della persona, del suo rapporto con Dio e questo significa che non è soltanto un diritto che qualcuno o uno Stato o le Nazioni Unite possono conferire ma appartiene alla natura umana”. È mons. Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali europee, a delineare all'agenzia Sir Europa il “messaggio” che le Chiese d’Oriente e di Occidente vogliono lanciare oggi da Istanbul in occasione di un seminario di studio su “La libertà religiosa oggi. L’editto di Milano dell’imperatore Costantino: 1700 anni dopo”. Dopo la intensa tre giorni di Milano, è il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli a promuovere l’evento in collaborazione con il Ccee. Sono giunte ad Istanbul due delegazioni rappresentanti le Chiese ortodosse e la Chiesa cattolica del continente europeo. Fanno parte della delegazione cattolica oltre al presidente del Ccee Cardinale Péter Erdő, anche mons. Youssef Soueif, arcivescovo Maronita di Cipro, mons. Maroun Elias Lahham, vescovo ausiliare e vicario del Patriarcato latino di Gerusalemme per la Giordania che porterà la testimonianza della situazione dei cristiani in Medio Oriente e il vescovo francese di Dijon, mons. Roland Minnerath. “Credo - dice mons. Da Cunha - che i cristiani siano consapevoli di questo diritto fondamentale della dignità della persona umana e vogliono pertanto dare il loro contributo in quanto Chiese perché non si tratta di difendere un’esigenza ma di riconoscere e far riconoscere qualcosa che appartiene alla dignità della persona”. L’incontro di oggi a Istanbul ha inoltre una importante valenza ecumenica. “Il fatto che sia promosso dal Patriarca ecumenico Costantinopoli e il fatto che abbia voluto celebrare i 1700 anni dell’editto di Milano a Istanbul invitando il Ccee non solo ad essere presente ma a collaborare e a portare una delegazione della Chiesa cattolica è segno che i rapporti tra ortodossi e cattolici, sono fecondi soprattutto quando si parla di questioni essenziali e comuni come la libertà religiosa e i diritti umani”. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 17 maggio







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