Il Papa benedice i vescovi pugliesi: siate vicini ai problemi della gente
Il Papa ha ricevuto ieri mattina un secondo gruppo di presuli della Conferenza episcopale
della Puglia, in visita “ad Limina”. Tra di loro c’era anche mons. Filippo Santoro,
arcivescovo di Taranto. Sergio Centofanti gli ha chiesto in quale clima si
sia svolto l’incontro col Pontefice:
R. - Innanzitutto
una cordialità straordinaria. Il Santo Padre ci ha accolti con una paternità e una
attenzione individuale, a ciascuno di noi e alle nostre diocesi. Noi abbiamo messo
in evidenza il fatto che resiste un’esperienza di popolo cristiano tra la nostra gente.
Il Santo Padre manifestava grande interesse, grande incoraggiamento per il nostro
cammino. Io ho anche fatto presente la situazione di Taranto che ho potuto verificare
in quest’anno. Dopo essere stato personalmente 27 anni in Brasile, pensavo che i problemi
da queste parti fossero finiti: invece ce ne sono e anche di gravi! Gli ho esposto
questo falso e ingiusto conflitto tra il lavoro e l’ambiente. E’ stato interessatissimo
e poi dopo ho anche detto: “Santità, la gente di Taranto, della nostra arcidiocesi,
chiede la sua presenza”. E lui ha detto, con molta cordialità: “Sono qui da due mesi,
vedo com’è la situazione e intanto vi porto tutti nel cuore”. Poi ha voluto sapere
com’è il livello delle vocazioni: abbiamo detto che in Italia grazie al lavoro ben
fatto dai superiori e formatori, nel Seminario regionale ce ne è un buon numero; abbiamo
più di 200 seminaristi nel Regionale di Molfetta. E sono anche aperti i Seminari minori,
che sono una ricchezza anche nel cammino vocazionale … nche se molti entrano dopo
essere laureati o avendo già un lavoro. Inoltre ha voluto sapere riguardo alla pastorale
familiare. Qui, ugualmente, c’è un lavoro organico ben articolato; i forum per le
famiglie e i centri di aiuto alla vita, la pastorale familiare. Però la famiglia è,
in molti casi, attaccata e ferita. Poi abbiamo parlato della presenza nella nostra
terra della testimonianza di mons. Antonio Bello, del segno che ha lasciato questo
vescovo, del grande valore sia nell’opera di evangelizzazione, sia nel suo lavoro
per la pace e per i poveri. Il Papa ha seguito con interesse questa indicazione. Ci
diceva che vedeva che c’è un’esperienza di popolo e quindi ha detto: “Continuate così.
State in mezzo alla gente e siate vicini ai problemi della gente: il problema del
lavoro, della salute e della vita in generale e della difesa della famiglia”. Un’ultima
raccomandazione: ha indicato l’importanza del rapporto con i sacerdoti, la vicinanza
con i sacerdoti. Un momento in cui lui ha proprio aperto il suo cuore: ci ha confortati
e poi soprattutto è stato come sentire la presenza di Cristo attraverso il Successore
degli Apostoli e abbiamo consegnato le nostre diocesi. Tutti quanti abbiamo detto:
“Guardi, il nostro popolo prega per lei e lei ci benedica”. Ha dato di cuore la sua
benedizione a tutti.