Cile: il vescovo di Rancagua sui candidati alle prossime elezioni
"Oggi il Paese possiede una formazione che anni fa non aveva, i social network hanno
provocato un’enorme trasformazione culturale, e quelli che desiderano governare il
Paese devono tener conto di questo” così si è espresso mons. Alejandro Goic Karmelic,
vescovo di Rancagua e vicepresidente della Conferenza episcopale del Cile, a proposito
delle prossime elezioni presidenziali. “I candidati - ha aggiunto mons. Goic Karmelic
- devono anche presentare un progetto nazionale che riesca ad entusiasmare la stragrande
maggioranza dei cileni". Mons. Goic Karmelic, ha parlato a lungo con i giornalisti
nel contesto delle celebrazioni dei 50 anni della parrocchia della Madonna di Fatima
a Punta Arenas (Sud del Cile) e dove è stato parroco 44 anni fa. Nella nota inviata
all'agenzia Fides, egli ha osservato inoltre che nella prossima campagna politica,
il cosiddetto "stipendio etico" deve essere un altro problema da discutere, “perché
ciò che manca in Cile è una più equa distribuzione del reddito. Gli specialisti e
gli studi lo dicono: questo è uno dei Paesi più diseguali della terra perché ci sono
pochi che guadagnano tanto e molti che guadagnano poco, così come possiamo rendere
una società più equa?, ha sottolineato il vescovo di Rancagua. "Dobbiamo metterci
al posto dei poveri e pensare che un lavoratore con una famiglia di 4 o 5 figli, come
farà a vivere con quello che oggi si chiama salario minimo?", ha concluso mons. Goic
Karmelic. Le elezioni presidenziali in Cile si terranno il 17 novembre di questo anno,
ma già è iniziata la scelta dei candidati da parte dei partiti. (R.P.)