Pakistan: vescovo ferito e danni alla chiesa nell’attentato di Quetta
Forti danni alla chiesa, alla scuola e alla casa del vescovo, rimasto lievemente ferito:
l’attentato suicida che, dopo le elezioni pakistane, ha colpito un posto di polizia
a Quetta, capitale della travagliata provincia del Beluchistan, ha avuto pesanti ripercussioni
anche sulla piccola comunità cristiana. Come riferito all'agenzia Fides dalla Chiesa
locale, l’automobile imbottita con 2000 kg di esplosivo, detonata la sera del 12 maggio
alle 10,45, causando 8 morti e 97 feriti, ha danneggiato anche la vicina struttura
della Chiesa cattolica. Il vicario apostolico di Quetta, mons. Victor Gnanapragasam,
che dormiva nella sua stanza, è stato colpito dai vetri della finestra, riportando
lievi ferite. La Cappella del convento ha avuto le porte e tutte le vetrate infrante.
Le porte, le finestre e le pareti della casa del vescovo, dell’ufficio Caritas, della
scuole e convento dei missionari Oblati di Mari Immacolata sono state gravemente danneggiate.
Le scuole cattoliche gestite dai missionari e dalle suore (il Liceo San Francesco,
la Scuola di San Giuseppe e la Scuola del Sacro Cuore) sono attualmente chiuse e resteranno
inagibili per circa una settimana, per rimuovere i detriti e verificare la solidità
del complesso scolastico. Il vescovo è di nuovo al lavoro, ma i missionari esprimono
a Fides grande spavento e chiedono un aiuto per il restauro dei danni. Padre Renard
Lawrence, che vive e opera nella struttura colpita, spiega a Fides che “l’attentato
era legato alla violenza elettorale. Ora speriamo di tornare in un clima sereno e
costruttivo per lo sviluppo della società in Beluchstan”. (R.P.)