Mai più tragedie come quella del porto di Genova. Così il card. Bagnasco ai funerali
delle otto vittime
Grande commozione ieri sera a Genova dove nella cattedrale di San Lorenzo si sono
svolti i funerali delle otto vittime dell'incidente del porto, celebrati dal cardinale
arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco. “Quanto accaduto – ha detto il porporato –
ci ha lasciato storditi. Mai più tragedie come questa”. Letto durante la celebrazione
il telegramma inviato qualche giorno fa dal Papa nel quale il Santo Padre ha espresso
partecipazione al dolore della città, assicurando preghiere per le vittime e invocando
una pronta guarigione per tutti i feriti. Presente alle esequie il Capo dello Stato
Giorgio Napolitano accolto da un lungo applauso. Dino Frambati:
Presente il
presidente Napolitano. Cerimonia commovente con le bare avvolte nel tricolore e sormontate
dai cappelli di ordinanza. “Sciagura – ha detto il cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco
- che ha colpito il Porto e lasciato incredula e stordita la città. Il Paese, ha affermato,
“di fronte a tanto dolore, s'inchina e invoca che mai più accada”. “Siamo stretti
attorno alle salme dei nostri fratelli e spiritualmente anche a chi è ancora disperso”,
ha proseguito il presidente della Cei, riferendosi al nono disperso che si sta cercando
in fondo al mare. “La sciagura – ha proseguito - deve diventare una prova della bontà
di Genova, della sua capacità di far crescere il tessuto umano e cristiano, sociale
e lavorativo. È un dovere che dobbiamo a questi fratelli che dal cielo pregheranno
per i loro cari e per noi; lo dobbiamo ai loro familiari che abbracciamo con affetto,
grati per l’esempio di fede e di forza”. E' stato letto il messaggio inviato all'indomani
della tragedia dal Papa e intonate le note del Silenzio. Fermo il Porto per cordoglio,
alle 18, inizio della cerimonia, le sirene delle navi in Porto hanno suonato a lungo.