2013-05-15 12:52:01

Le Chiese di Giordania e Gerusalemme per la liberazione dei due vescovi siriani rapiti


Martedì 21 maggio i cristiani di Amman daranno vita a una marcia silenziosa con le candele per chiedere la liberazione dei due vescovi di Aleppo Mar Gregorios Yohanna Ibrahim (siro ortodosso) e Boulos al-Yazigi (greco ortoosso) a un mese dal loro rapimento per mano di sequestratori ignoti. “Alla marcia” spiega all'agenzia Fides l'arcivescovo Maroun Lahham, vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato latino di Gerusalemme ”hanno aderito tutte le Chiese cristiane. Partiremo dalla cattedrale ortodossa di Amman per giungere a quella siriaca, passando per la cattedrale cattolica di rito latino. In questo modo anche i cristiani di Amman e della Giordania vogliono unirsi alla preghiera che sale da tutti i cristiani del mondo arabo, affinchè vengano presto rilasciati i nostri fratelli vescovi e tutte le altre vittime dei rapimenti”. La marcia silenziosa è stata convocata dall'Assemblea dei capi delle Chiese in Giordania. Già nel gennaio 2009 una marcia analoga era stata organizzata a Amman per chiedere la fine della campagna militare “Piombo Fuso” sferrata dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Anche i capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme hanno chiesto "l'immediata liberazione" dei due vescovi siriani. In un appello i presuli di Terra Santa si rivolgono a tutto il popolo siriano, in particolare alle comunità cristiane e ai loro capi spirituali, "che subiscono la sofferenza, la violenza e i maltrattamenti" e si rivolgono a tutte le persone che sono coinvolte nel conflitto "affinché cerchino la pace e la stabilità per il bene di tutti i Siriani e pongano fine a questo ciclo di violenza e di spargimento di sangue". "Uniamo anche le nostre voci a quelle delle nostre Chiese sorelle in Siria - affermano i capi delle Chiese di Gerusalemme - e chiediamo alle nostre antiche comunità cristiane di rimanere salde nella loro fede e nella speranza, preghiamo con loro e per loro, in questo momento di tumulto e caos, per la loro sicurezza, la continua presenza e testimonianza". (R.P.)







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