Indonesia. In Papua crollo in una miniera d'oro e rame: 4 morti e dozzine di dispersi
È di quattro morti e dozzine di dispersi il bilancio, ancora parziale, del crollo
avvenuto martedì scorso in una miniera di oro e rame nella provincia orientale indonesiana
di Papua. I soccorritori sono tuttora impegnati nelle operazioni di recupero, che
hanno sinora consentito di estrarre 10 minatori dalla cava di proprietà statunitense,
ma sono ancora una trentina i lavoratori che mancano all'appello. In una nota i vertici
della miniera affermano che "il processo di salvataggio è difficile e richiederà diverso
tempo per essere completato", aggiungendo che "pensiero e preghiere" della proprietà
vanno ai lavoratori e alle loro famiglie. L'incidente - riferisce l'agenzia AsiaNews
- è avvenuto ieri mattina alla miniera Freeport's Grasberg, di proprietà americana,
situata nel distretto di Mimika, una zona remota della provincia di Papua, nella parte
orientale dell'arcipelago. Al momento del collasso del tunnel, all'interno della cava
erano presenti circa 40 dipendenti. Non si conoscono le condizioni di salute delle
dieci persone estratte vive dalla miniera, anche perché il coordinamento e la gestione
dei soccorsi è in mano ai responsabili della Freeport's Grasberg e nella zona non
vi sono giornalisti stranieri e osservatori indipendenti. Permangono le difficoltà
del recupero, dovuto alla particolare conformazione del terreno soggetto a smottamenti
continui e alla caduta incessante di rocce e massi. Per la compagnia statunitense
lavorano circa 24mila dipendenti. Una parte di essi nel 2011 ha scioperato per tre
mesi, chiedendo un aumento salariale e migliori condizioni di lavoro. I minatori hanno
ripreso l'attività dopo aver ottenuto una crescita degli emolumenti vicina al 40%,
sommata a ulteriori benefici. Nella provincia di Papua sono racchiuse alcune delle
più importanti riserve di oro e di rame presenti sulla Terra. Tuttavia, la zona è
teatro di tensioni fra il governo centrale e le autonomie locali sfociate più volte
in scontri che hanno portato Jakarta a vietare l'area agli stranieri e agli osservatori
internazionali. Ai tempi del colonialismo, Papua era sotto l'influenza olandese ma
non è mai stata "occupata" a livello politico. La provincia orientale, un tempo nota
come Irian Jaya, è ricca di risorse naturali ed è stata teatro di una violenta campagna
militare ai tempi di Sukarno, che ha determinato l'annessione nel 1969. Il pugno di
ferro usato dal regime di Suharto fra il 1967 e il 1998 e la massiccia invasione di
multinazionali straniere e indonesiane hanno favorito la nascita di un movimento separatista.
L'attuale denominazione è stata sancita nel 2002 dall'ex presidente Abdurrahman Wahid.
(R.P.)