Voto tra violenze e tensioni nelle Filippine: 7 morti e decine di feriti
In un clima di forte tensione si è votato lunedì nelle Filippine. Sei le vittime e
decine i feriti in vari episodi di violenza. Nonostante tutto, oltre il 70% dei 52
milioni di aventi diritto al voto si è recato alle urne, per eleggere la metà dei
24 senatori e quasi tutti i 300 deputati della Camera dei Rappresentanti. Si è votato
anche in 80 provincie e nella regione autonoma islamica del sud. Oggi i risultati
ufficiali. Ci riferisce Stefano Vecchia:
Un esercizio
di democrazia complesso quello filippino, funestato da episodi di violenza, che ha
messo a dura prova la sicurezza i varie aree del Paese. A segnare la giornata elettorale
non solo intimidazioni e compravendita di voti ma anche blocchi del sistema informatico
di voto e la ripresa della registrazione manuale in diverse sezioni elettorali. La
consultazione di ieri è vista come fondamentale per consentire all’amministrazione
guidata dal presidente Benigno Aquino III di proseguire agevolmente il suo percorso
nel prossimo triennio. Ultimo del mandato presidenziale. Il 53enne Aquino che ha puntato
la sua esperienza al vertice del Paese sulla moralizzazione della vita pubblica, sulla
lotta alla violenza radicata nella società e sullo sviluppo che deve far uscire l’arcipelago
dalla povertà, ha bisogno di raggiungere anche la maggioranza al senato oltre che
mantenere quella scontata alla Camera. Al momento, unico risultato il concreto disturbo
delle aspettative presidenziali e il vantaggio dell’ex-presidente, l’attore Joseph
Estrada nella corsa alla poltrona di sindaco di Manila.