Il Papa ai vescovi della Puglia: meno sovrastrutture nella Chiesa, annunciare il Vangelo
"sine glossa"
Il Papa ha ricevuto ieri mattina alcuni presuli della Conferenza episcopale della
Puglia, in visita "ad Limina", guidati dal loro presidente, mons. Francesco Cacucci,
arcivescovo di Bari-Bitonto. Sergio Centofanti gli ha chiesto di parlarci dell’incontro
con il Pontefice:
R. – Posso
testimoniare a caldo che è stato uno dei più begli incontri di fraternità episcopale,
perché il Papa parla con una paternità, fraternità, e con una libertà di spirito che
ci ha conquistati.
D. – Quale è stato il contenuto del colloquio?
R.
– Ha riguardato innanzitutto il bisogno di essere annunciatori semplici e poveri del
Vangelo. E poi ci ha detto con molta semplicità che è importante che noi viviamo il
rapporto con la liturgia e con la fede con semplicità e senza sovrastrutture, perché
viviamo, forse eccessivamente, di burocratizzazione anche nella Chiesa.
D.
– Voi avete portato al Papa i problemi e le speranze della vostra regione…
R.
– Abbiamo soprattutto sottolineato la ricchezza vocazionale che caratterizza le nostre
chiese di Puglia. In questo senso, accanto a questi aspetti positivi abbiamo manifestato
difficoltà che riguardano qualche sacca, per esempio, di criminalità che tocca alcune
zone per fortuna in fase di ridimensionamento.
D. - Rispetto alle difficoltà
e alle questioni che avete portato, il Papa a cosa vi ha esortati?
R. - Soprattutto
a essere pastori semplici e bisognosi di annunciare il Vangelo “sine glossa”. Questo
è qualcosa che abbiamo colto tutti. Poi soprattutto abbiamo colto un aspetto della
sua umanità, della sua tenerezza di padre.
D. – Proprio oggi ricorrono i due
mesi dalla elezione di Papa Francesco: che primo bilancio potete fare?
R. –
Ogni volta che il Signore dona alla Chiesa un Papa, un Successore di Pietro, lo fa
per dirci qualcosa e dire qualcosa oggi. E’ uno dei segni dei tempi che tutti nella
Chiesa e nel mondo dobbiamo raccogliere.
D. - C’è un segno particolare che
viene da Papa Francesco?
R. – Il segno particolare è quello della nobile semplicità.
Ciò che si dice della liturgia si può dire di lui.