2013-05-13 18:53:07

Gli Usa aumentano la pressione su Assad, indagini sull'uso di armi chimiche


Il panorama internazionale con la crisi siriana, al centro del colloquio alla Casa Bianca, tra il Presidente Obama e il premier britannico Cameron reduce dall’incontro con il russo Putin. Si cerca una soluzione politica di fronte alla catastrofe umanitaria denunciata nuovamente anche dal Comitato internazionale della Croce rossa. Intanto in Siria è ancora scambio di accuse tra il regime e le autorita' di Ankara sul duplice attentato di sabato al confine, costato quasi 50 morti e 115 feriti .La Turchia ipotizza l’uso di armi chimiche. Da washington Elena Molinari:RealAudioMP3

Gli Stati Uniti continuano a indagare sull’uso di armi chimiche in Siria e da quello dipendono i prossimi passi americani. Lo ha ammesso poco fa Barack Obama che ha concordato con il collega britannico sulla necessita’ di "aumentare la pressione" per giungere alla deposizione di Bashar Assad e a un governo di transizione. Ancora più esplicito David Cameron, che ha parlato di "prove" sempre piu' concrete sull’uso di armi chimiche da parte del regime siriano e non ha escluso di intraprendere azioni in riposta cio’ che sta accadendo sul terreno. Al fianco di Obama Cameron ha ricordato che in Siria sono gia’ morte 80mila persone, migliaia di altre sono state costrette a lasciare le loro case. "Il mondo deve unirsi rapidamente per mettere fine alla carneficina che si sta consumando in Siria sotto i nostri occhi”, ha concluso. Durante il loro incontro Obama e Cameron hanno esaminato anche le possibili mosse per favorire una soluzione politica del conflitto. In primo posto l’idea di una conferenza internazionale con una forte mediazione russa.







All the contents on this site are copyrighted ©.