2013-05-12 08:19:08

Bulgaria, Paese più povero dell'Ue: si vota tra scandali e immolazioni


Scaturite dalla protesta popolare dei mesi scorsi, che ha portato alle dimissioni del governo conservatore, le elezioni parlamentari anticipate di oggi in Bulgaria rischiano di far precipitare il Paese balcanico nell'ingovernabilita'. Stando infatti a tutti i sondaggi, nessuno dei due principali schieramenti contrapposti - il partito conservatore Gerb dell'ex premier Boyko Borissov, e il partito socialista (Bsp) di Serghei Stanishev, che e' anche presidente del Partito socialista europeo (Pse) - riuscira' probabilmente a raccogliere voti sufficienti per poter poi formare un governo. Un totale di 38 partiti e 7 coalizioni sono in lizza nelle parlamentari, ma secondo un ultimo sondaggio del Centro nazionale per lo studio dell'opinione pubblica (Nziom), solo quattro formazioni riusciranno a superare lo sbarramento del 4% previsto per poter entrare nel parlamento unicamerale di Sofia e ripartirsi i 240 seggi. Secondo Nziom, il Gerb otterrebbe il 34% delle preferenze, mentre al Bsp andrebbe il 25%. Altre previsioni danno uno scarto di voti piu' ridotto. Il partito della minoranza turca, Movimento per diritti e liberta' (Dps), e' dato al 13%, e il Partito nazionalista Ataka al 9%.

Proteste e malcontento popolare per il carovita
Il voto arriva dopo un inverno di proteste di massa contro il carovita, l'arbitrio dei monopoli e la corruzione dei politici, sulla scia di una serie di immolazioni col fuoco di uomini poveri e disperati - in tutto sei, cinque dei quali sono morti - e dopo le dimissioni nel febbraio scorso del governo Borissov. Le speranze di equita', giustizia e buon governo, nate per le strade nei mesi scorsi, sono state tuttavia soffocate, osservano i commentatori, da una campagna elettorale satura di 'kompromat' (materiali compromettenti per screditare l'avversario politico), di promesse false e di ipocrisia. ''Basta, andatevene via!'', gridava la folla in faccia ai politici di destra e sinistra accusandoli di non aver fatto altro nei 23 anni dopo la caduta del regime comunista che portare il paese alla miseria.

Scandalo intercettazioni telefoniche
Negli ultimi giorni della campagna elettorale e' scoppiato uno scandalo di intercettazioni telefoniche illecite di avversari politici, imprenditori e giornalisti, per le quali la procura accusa l'ex ministro dell'Interno, Tsvetan Tsvetanov. E nelle ultime ore la polizia ha sequestrato 350 mila schede elettorali illegali nella tipografia di un consigliere municipale di Gerb nella citta' di Kostinbrod. Anche per queste elezioni il 12% dei bulgari, in prevalenza rom, si e' detto propenso a vendere il proprio voto, pur sapendo che cio' e' perseguibile dalla legge con una pena fino a sei anni di reclusione e 10.000 lev (circa 5 mila euro) di multa.

Bulgaria, Paese più povero dell'Ue
La situazione economica e sociale in Bulgaria alla vigilia del voto e' allarmante. Il Paese, entrato nell'Ue nel 2007, rimane il piu' povero dell'Unione, lo stipendio medio si aggira intorno ai 380 euro mensili, le pensioni non superano in media i 160 euro mentre la disoccupazione reale tocca il 15% della popolazione attiva, con un picco del 40% tra i giovani fino a 30 anni. I prezzi, invece, nei negozi e per l'energia, sono, in generale, al livello di quelli dei Paesi dell'Europa occidentale. E sembra che i bulgari siano delusi non soltanto dei propri politici, ma ormai anche dell'idea dell'Europa unita.








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