"Uno di noi": oltre 400 mila firme in Europa a difesa della vita
Grande partecipazione alla campagna europea pro-life “Uno di Noi”. Questa domenica,
tutte le parrocchie d’Italia partecipano a una grande raccolta di adesioni a sostegno
dell’iniziativa, che mira ad attivare il legislatore dell’Unione sulla questione della
vita nascente. L’iniziativa è partita dal Movimento per la Vita italiano e coinvolge,
fino a novembre, i 27 Paesi della Ue. Massimiliano Menichetti ne ha parlato
con Filippo Vari, professore di Diritto costituzionale all’Università Europea
di Roma, tra i promotori della campagna:
R. – È un momento
molto importante perché serve, al di là dell’iniziativa, a ricordare a tutti l’importanza
della garanzia del diritto alla vita. In questo caso, di coloro che non hanno voce,
cioè i bambini che sono nella pancia della mamma.
D. – In Italia, sono state
raccolte più di 87 mila firme. Come sta andando a livello europeo?
R. – Sta
andando bene perché, secondo gli ultimi dati in Europa - contando il numero totale
- viaggiamo verso le 400 mila firme. Quindi, siamo quasi a metà dell’opera. Però,
è molto importante adesso che ci sia questo forte sostegno dall’Italia, perché l’obiettivo
è raggiungere quanto prima almeno un milione di firme – almeno – perché poi è chiaro
che più si firma e più l’iniziativa presa ha valore politico. Quindi, è veramente
fondamentale che le parrocchie cerchino di diffondere questa iniziativa – portata
avanti anche con il supporto decisivo della Chiesa italiana – il più possibile tra
i fedeli e che ci sia una chiara presa di posizione dall’Italia a favore del diritto
alla vita.
D. – Firme per sollecitare il legislatore europeo ad avere un’attenzione
sulla vita: in concreto, che cosa si vuole fare?
R. – Si vuole impedire che
i soldi dell’Unione Europea possano essere utilizzati per politiche che non sono rispettose
del diritto alla vita, cioè politiche abortive o ricerche che distruggano l’embrione.
La competenza a decidere dell’aborto – nei confronti del quale ovviamente siamo tutti
contrari – non spetta all’Unione Europea, ma spetta a ciascuno Stato membro. Per questo,
ci sono diverse iniziative nei confronti di questo terribile fenomeno dell’aborto.
"Uno di Noi" invece è un’iniziativa a livello di Unione Europea e ciò che si può fare
per tutelare la vita è impedire che i soldi dell’Unione Europea siano utilizzati per
politiche che non tengano conto appunto di questo che è il primo di tutti i diritti.
L’augurio è che ci sia una partecipazione di popolo che serva sia a raggiungere questo
obiettivo importante a livello di Unione Europea, sia a risvegliare le coscienze,
a tenerle deste su questo tema da cui dipende anche il grado di civiltà di una società.