di Germano Dottori, docente di Studi Strategici Università Luiss Guido Carli (Roma) Chavez ha cercato
di investire i ricavi delle vendite del petrolio soprattutto per dilatare il prestigio
internazionale del suo paese. Ora il problema di base del Venezuela è che il neo eletto
Maduro non è così forte come il suo predecessore. Ci vorrebbe una leadership stabile
e abbastanza illuminata per modificare questo equilibrio politico e curare molto di
più il disagio economico e sociale della popolazione. Il paradosso più evidente
del Venezuela è quello di essere uno dei principali produttori ed esportatori di petrolio
al mondo, ma di avere un terzo della popolazione al di sotto della soglia di povertà.
Sta scoppiando una crisi alimentare con ripercussioni drammatiche e - come denuncia
mons. Oswaldo Azuaje, vescovo di Trujillo - il Paese "è spaccato a metà dopo le presidenziali
del 14 aprile scorso, e questa separazione ha provocato ulteriori divisioni all'interno
della società e una grave scissione in seno alla classe politica". (a cura di Antonella
Palermo)