Cambogia: grande festa per l’arrivo delle reliquie di Santa Teresa di Lisieux
Dopo un lungo pellegrinaggio di quattro mesi nelle Filippine – l’unico Paese a maggioranza
cattolica del Sudest asiatico insieme a Timor Est – le reliquie di Santa Teresa di
Lisieux sono arrivate in Cambogia il 24 aprile scorso. Dal 4 maggio, si trovano a
Taingkauk, piccolo villaggio distante un centinaio di km dalla capitale Phnom Pehn
e luogo simbolo delle persecuzioni anticristiane operate dal regime di Pol Pot. Qui,
nel 1977 morì il primo vescovo cambogiano, ordinato due anni prima, mons. Joseph Chhmar
Salas, vittima dei Khmer rossi. Per l’occasione, durante la Messa celebrata dal vicario
apostolico di Phnom Pehn, mons. Olivier Schmitthaeusler, cui hanno preso parte tremila
fedeli, i resti della religiosa e mistica francese sono stati posti sul letto – miracolosamente
intatto – che ospitava il vescovo durante la prigionia. Tra i partecipanti diversi
presuli, come l’85.enne mons. Yves Ramousse, predecessore di mons. Salas, che ha festeggiato
assieme alla comunità i 60 anni di sacerdozio e i 50 di episcopato. Nella festa è
stato ricordato anche il monastero del Carmelo della capitale, costruito nel 1861,
rimasto chiuso a lungo durante gli anni del potere dei rivoluzionari maoisti e poi
tornato a vivere grazie a un gruppo di suore sudcoreane, sei delle quali ora vi risiedono
stabilmente. Per il pellegrinaggio mondiale, le reliquie di Santa Teresa sono state
divise in tre parti: una è rimasta di Lisieux, un’altra sta percorrendo la Francia,
mentre la terza, custodita in un reliquiario offerto dalle diocesi brasiliane, sta
girando il mondo e finora ha sostato in una cinquantina di Paesi. (R.B.)