Quando la panchina non è più una "barriera": iniziativa solidale in Trentino
Un incontro casuale tra una persona disabile in carrozzina con la Cooperativa sociale
“Il Gabbiano”, che a Trento si occupa di dare lavoro alle persone disagiate attraverso
la realizzazione di articoli per esterni e giardini. Nasce da qui l’idea di creare
delle panchine per disabili, dove solidarietà ed ecologia camminano insieme. Oggi,
questi sedili sono collocati in quasi tutto il territorio trentino e prodotti con
legno certificato Pefc, il “Programme for Endorsement of Forest Certification” (Programma
per il Riconoscimento di schemi di Certificazione Forestale). Ma come sono strutturati?
Marina Tomarro ne ha parlato con Sandro Nardelli, presidente della cooperativa
“Il Gabbiano”:
R. – L’idea
è molto semplice, quella di rendere una panchina accessibile a tutti. Abbiamo costruito
un gruppo arredo, un tavolo con una panchina completa e una seconda panchina l’abbiamo
spezzata a metà. Invece che due panchine ci sono due sgabelli, in modo che in mezzo
ci può passare un passeggino, nel caso di una famiglia, oppure una carrozzina, quindi
l’idea in sé è molto semplice. Però, è un’idea che parte dal fatto di avere attenzione
per tutti. Con il Consorzio dei Comuni, l’idea è quella di portare in ogni comune,
perlomeno, ad avere un’area completamente sbandierata e accessibile, anche con le
nostre panchine.
D. - Queste panchine sono state realizzate con il legno certificato,
perché questa scelta?
R. – Il progetto è complessivo, la Cooperativa “Il Gabbiano”
lavora con persone che sono in difficoltà, aiutate a inserirsi nel mercato del lavoro.
Questo prodotto è un lavoro che rende più accessibile e più bella la vita anche a
chi ha difficoltà di ambulare. Allo stesso tempo, c’è un’attenzione anche al territorio,
ai problemi dell’ecologia. Quindi, il legno certificato con cui viene prodotta è legno
Trentino, in cui tutta la catena di produzione è controllata e certificata.
In
proposito, ascoltiamo il commento di Marino Simoni, presidente del Consorzio
dei Comuni trentini:
R. – Sono importanti per tutto il territorio del Trentino,
perché vogliono esprimere un nuovo modo di garantire l’accessibilità al territorio
e permettere a tutti, in particolare a chi oggi è più disagiato, l’accessibilità al
territorio e in particolare il territorio vocato al turismo. Io credo sia una grande
scommessa, da una parte, di quel nuovo concetto di turismo sostenibile ma anche, e
dall’altra, di riscoperta dei grandi valori che hanno sempre animato la terra trentina.