2013-05-09 08:18:50

Lutto cittadino oggi a Genova per la tragedia al porto. 7 morti


Giornata di lutto cittadino oggi a Genova, dove si cercano ancora due dispersi della tragedia del porto. Sette le vittime finora accertate. La procura ipotizza un guasto al motore. Il servizio è di Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

“Non ho più la macchina”. Un grido disperato, quello del pilota della Jolly Nero, pochi istanti prima che si schiantasse contro la torre di controllo del Porto di Genova. E’ quanto emerge dai colloqui radio e dalle testimonianze dei protagonisti della tragedia. Particolare che indirizza l'indagine in modo deciso verso l'ipotesi che ci possa essere stata un’avaria. Eppure la nave – ora sotto sequestro – era stata sottoposta ad un controllo, anche dei motori, da parte delle autorità marittime spagnole la scorsa settimana. Due gli indagati fino a questo momento: il comandante del cargo della compagnia Messina, Roberto Paoloni, ed il pilota del porto Antonio Anfossi, entrambi ritenuti ''molto esperti''. Sono accusati di omicidio colposo plurimo. Il comandante si e' avvalso della facoltà non rispondere, ma dice: “Sono avvilito e frastornato”. Il pilota ha invece parlato e l'interrogatorio è stato secretato. Resta lo choc di un’intera città per una tragedia che ha spezzato quasi sicuramente 9 vite. Sette sono, infatti, i corpi recuperati, due invece sarebbero ancora sotto le macerie. Ieri sera a Genova è giunto anche il premier Letta, che ha espresso la vicinanza del governo alle famiglie delle vittime.

“Profondo cordoglio, solidarietà e vicinanza”: ad esprimersi così è il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei. Adriana Masotti lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. - Questa è una di quelle sciagure che non dovrebbero mai accadere, e ci auguriamo che non accadano mai più, però di fatto in questo momento bisogna stringersi gli uni agli altri attraverso la preghiera che assicuro a tutte le persone interessate, e attraverso quella vicinanza fraterna, affettuosa, che si può realizzare. Naturalmente, penso anche a tutti i colleghi delle vittime, alla Capitaneria di porto, a tutti gli operatori portuali del mondo del mare, persone a cui rivolgo la mia stima, la mia ammirazione e il mio incoraggiamento in questo momento così doloroso e luttuoso.

D. - Sappiamo quanto anche Genova e il suo porto siano toccati dalla crisi economica. Certo, un incidente così non ci voleva. Il presidente della Regione Liguria ha detto: “Per Genova questo è veramente un colpo al cuore”.
R. - Sì. È un colpo al cuore perché sappiamo che per Genova, il porto è storicamente il cuore pulsante, ma anche nelle attuali circostanze, anche per il grande indotto che sempre porta con sè. Ma nello stesso tempo vorrei che questo fosse anche un momento di riscatto. Per questo prego il Signore, e auspico che tutti i genovesi sentano questa tragedia come un momento di riscatto per crescere nell’amore verso la propria città e verso il proprio porto che - ripeto - storicamente è il suo cuore. Un riscatto, perché si facciano ulteriori progressi in quello che è lo sviluppo, la solidità del porto e delle attività portuali con la partecipazione di tutti gli operatori perché da questa tragedia possa uscire una coscienza nuova da parte di tutti noi.







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