Honduras: “Basta armi” dice la Chiesa nel Paese con il più alto tasso di omicidi al
mondo
"Ci sono pazzi che vogliono imporre il caos nel Paese e non rispettano le leggi",
denuncia mons. Rómulo Emiliani, vescovo ausiliare di San Pedro Sula (Honduras) commentando
il fatto che per le strade honduregne ci sono persone che girano impunemente armate.
Il vescovo si rammarica che il sicario continua ad essere il lavoro più diffuso mentre
ogni giorno vi sono persone che muoiono di morte violenta. "A mio parere, si dovrebbe
fare un test psicologico a tutte le persone che comprano le armi" ha aggiunto mons.
Emiliani. Secondo una nota pervenuta all'agenzia Fides, in Honduras circolano mezzo
milione di fucili. Ci sono persone che girano per strada con un AK-47 sotto il braccio.
Per protestare contro questa situazione domenica 5 maggio è stata effettuata una “Marcia
per la Pace” nella capitale alla quale hanno partecipato centinaia di persone, appartenenti
a diversi gruppi ed istituzioni. Il gruppo più rappresentativo nella marcia è stato
quello degli studenti dell'Università Nazionale Autonoma di Honduras e della Chiesa
cattolica che hanno manifestato a favore di una convivenza pacifica nel Paese più
violento al mondo. Infatti l'ultimo rapporto pubblico sulla violenza registra 85 omicidi
ogni 100 mila abitanti. (R.P.)