2013-05-06 17:35:04

Reti sociali: luoghi di responsabilità e testimonianza


RealAudioMP3 "Le reti sociali sono luoghi di vita, spazi che impongono, come luoghi di relazioni reali, di essere abitati con consapevolezza, conoscenza e responsabilità. Sono anche spazi, però, che non possono essere una terra di nessuno e dove vanno applicate le leggi valide per ogni altro ambiente". Don Paolo Padrini, sacerdote esperto di Web, direttore per la ricerca, la strategia e lo sviluppo del network Aleteia.org, commenta così l'appello del presidente della Camera, Laura Boldrini, ad affrontare il tema della violenza contro le donne che si manifesta anche attraverso Internet, dopo le minacce e gli insulti da lei ricevuti sulla Rete. "Come ci ricorda Benedetto XVI, Papa emerito, nel Messaggio per la 47ma Giornata delle Comunicazioni sociali, che si celebra domenica prossima, sono spazi nei quali si gioca realmente la responsabilità dell'evangelizzazione. E dunque non sono solo luoghi in cui si porta la Parola, ma dove si offre una testimonianza. Un buon navigatore cattolico è colui che prega tanto e ha un'intensa spiritualità. Navigando, infatti, si porta se stessi. E se dentro siamo vuoti, portiamo il vuoto". "Il dibattito innestato dalle parole della Boldrini ha creato un falso dualismo tra Rete e realtà. Ed è stato proprio il magistero di Benedetto XVI sul tema a distruggere questo dualismo" spiega Chiara Giaccardi, docente di Sociologia e Antropologia dei Media all'Università Cattolica del sacro Cuore di Milano. "Il Web non è un mondo a a parte, ma non è anche semplicemente il luogo del dialogo. E' uno spazio in cui esplodono, anche in modo viscerale e emotivo, una serie di disagi e tensioni. Ma il fatto che alcune dinamiche siano visibili è sempre un bene. La presidente Boldrini ha infatti ricevuto molte manifestazioni di solidarietà e c'è quindi una sorta di controllo sociale che si verifica nella Rete e l'insulto è molto spesso un boomerang per chi l'ha pronunciato". "Quello che va recuperato - spiega la Giaccardi - in Internet come in altri contesti, è il senso del limite. Inteso non come mortificazione della libertà, ma come condizione per poterla esercitare in modo responsabile. La libertà non è dire ciò che ci passa per la testa, è qualcosa di più complesso. Viviamo in una sorta di 'infosfera' e abbiamo la responsabiità di renderla più inquinata o più vivibile". (A cura di Fabio Colagrande)







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