Papa Francesco alle Confraternite: vivete le vostre realtà all'insegna di evangelicità,
ecclesialità e missionarietà
Una distesa di ombrelli di tutti i colori e poi di insegne, stendardi e croci che
riempie Piazza San Pietro e si allunga per via della Conciliazione: è il suggestivo
spettacolo offerto dalle migliaia di fedeli, membri delle più varie Confraternite,
radunati ieri mattina per la Messa celebrata da Papa Francesco che ha concluso così
le "Giornate delle Confraternite e della Pietà popolare" promosse in occasione dell'Anno
della Fede. A loro il Pontefice raccomanda tre aspetti fondamentali: evangelicità,
ecclesialità e missionarietà. E assicura: la Chiesa vi vuole bene, la vostra è “una
modalità legittima di vivere la fede”. Il servizio di Adriana Masotti:
Sono
venuti da tutta Italia, Francia, Spagna, Irlanda, Malta , Polonia, il cielo a Roma
è grigio e piove, ma il clima in piazza è quello della gioia di essere al cuore della
Chiesa e con il Papa. “Sono rappresentati qui - dice mons. Rino Fisichella, presidente
del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione nel suo indirizzo
di saluto al Papa - dieci secoli di storia che pochi conoscono, perché fatta di semplici
gesti quotidiani,” scolpiti però nel cuore delle persone. Le Confraternite hanno espresso
il frutto più genuino della fede: la carità verso i poveri, gli abbandonati, i sofferenti,
gli emarginati… Oggi, conclude mons. Fisichella, le Confraternite "chiedono al Signore
di aprire il loro cuore perché, ricchi delle tradizioni precedenti, possano riconoscere
nuovi spazi dove la fede diventa ancora una volta operosa attraverso la carità".
“Cari
fratelli e sorelle, siete stati coraggiosi di venire con questa pioggia… Il Signore
vi benedica tanto!”.
E’ il saluto affettuoso di Papa Francesco alle Confraternite
che si manifestano in tutta la loro varietà e a cui subito indica il centro da cui
tutto deve partire e a cui tutto deve condurre nella fede cristiana: “Amare Dio,essere
discepoli di Cristo vivendo il Vangelo”. E cita Benedetto XVI che rivolgendosi alle
Confraternite aveva usato la parola: evangelicità. Quindi sottolinea:
“La
pietà popolare, di cui voi siete un’importante manifestazione è un tesoro che la Chiesa
e che i vescovi latinoamericani hanno definito, in modo significativo, come una spiritualità,
una mistica, che è uno ‘spazio di incontro con Gesù Cristo’”.
Camminate
con decisione verso la santità, prosegue Papa Francesco, non accontentatevi di una
vita cristiana mediocre. Un secondo elemento è essenziale per essere cristiani, dice
poi, ed è l’ecclesialità:
“La pietà popolare è una strada che porta all’essenziale
se è vissuta nella Chiesa in profonda comunione con i vostri Pastori. Cari fratelli
e sorelle, la Chiesa vi vuole bene! Siate una presenza attiva nella comunità come
cellule vive, pietre viventi. I vescovi latinomericani hanno scritto che la pietà
popolare di cui siete espressione è ‘una modalità legittima di vivere la fede, un
modo di sentirsi parte della Chiesa’. E’ bello questo, eh? Amate la Chiesa! Lasciatevi
guidare da essa!”. Una terza parola deve caratterizzare le Confraternite
ed è missionarietà:
“Voi avete una missione specifica e importante, che
è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete,
e lo fate attraverso la pietà popolare”.
Quando, ad esempio, dice il Papa,
voi portate in processione il Crocifisso, non fate un semplice atto esteriore, ma
indicate la centralità del Mistero Pasquale del Signore, e indicate che bisogna seguire
Cristo nel cammino concreto della vita. Le Confraternite manifestano la fede in forme
che coinvolgono i sensi, gli affetti, i simboli delle diverse culture, trasmettendola
così in particolare a coloro che Gesù chiama “i piccoli”: “Le vostre
iniziative siano dei 'ponti', delle vie per portare a Cristo, per camminare con Lui.
E in questo spirito siate sempre attenti alla carità. Siate missionari dell’amore
e della tenerezza di Dio! Siate missionari della Misericordia di Dio, che sempre ci
perdona, sempre ci aspetta… Ci ama tanto!”.
E alla fine, Papa Francesco
raccomanda ancora:
“Evangelicità, ecclesialità, missionarietà. Evangelicità,
ecclesialità, missionarietà. Tre parole, non dimenticarle!".