2013-05-05 08:58:31

Nigeria. Il card. Onaiyekan: chi uccide in nome di Dio non conosce Dio


Chi uccide in nome di Dio non conosce Dio: è il forte monito lanciato recentemente dal card. John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, in Nigeria, nel corso della Santa Messa per il suo 30.mo anniversario di ordinazione episcopale, celebrata nella cattedrale della città. “Giustizia e pace vanno sempre insieme – ha ribadito il porporato – e nessuno può essere un buon governante senza giustizia, uguaglianza ed attenzione per i bisognosi”. Di qui, il richiamo forte al fatto che “coloro che usano la religione per dividere la popolazione o che uccidono in nome della fede non sono discepoli di Dio”. Allo stesso modo, ha continuato il card. Onaiyekan, “se la religione implica l’escludere gli altri e guardarli con arroganza, allora si corre il rischio di smarrire la strada che conduce a Dio”. Quindi, l’arcivescovo di Abuja ha espresso il suo rammarico per il fatto che l’immagine della nazione sia stata macchiata a causa del fanatismo, dell’intolleranza religiosa e degli spargimenti di sangue: “Non dobbiamo permettere che questo avvenga ancora – ha detto il porporato – Dobbiamo invece sforzarci di vivere in pace nel nostro Paese, con le nostre differenze tra tribù, culture, tradizioni, lingue e religioni”. In questo senso, “bisogna vedere il volto di Dio nel prossimo e applicare la regola d’oro di fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi”. Infine, il porporato ha concluso ricordando che “la vera religione deve essere aperta a tutti, pacifica e contraria allo spargimento di sangue”. Alla celebrazione era presente anche il presidente della Conferenza episcopale della Nigeria, l’arcivescovo Ignatius Kaigama, il quale ha lanciato un appello ai leader religiosi, invitandoli a risolvere i problemi di insicurezza e terrorismo nel Paese. Grande apprezzamento per il ruolo della Chiesa nella società è stato, infine, espresso dal capo di Stato, Goodluck Jonathan, anch’egli presente alla Santa Messa: “La Chiesa è al centro del processo di costruzione della società; se essa forma la popolazione, la Nigeria diventerà sicuramente un Paese migliore”. (I.P.)







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