2013-05-05 10:05:01

Isole Mauritius: promossa l’istituzione di un diaconato permanente


Aiutare la Chiesa nell’evangelizzazione e rafforzare l’impegno dei sacerdoti nel campo del sociale: sono queste le motivazioni che spingono la diocesi di Port-Louis, nelle isole Mauritius, a promuovere l’istituzione di un diaconato permanente. In una nota ufficiale diffusa sul sito web diocesano, il vescovo, mons. Maurice Piat, evidenzia “la ricchezza” del diaconato, rilanciato dal Concilio Vaticano II nel 1965, poiché esso permette di diffondere sempre più “il segno di Cristo servitore nel mondo”. Mons. Piat non manca poi di riconoscere che “la carenza di sacerdoti, al giorno d’oggi, incoraggia a prevedere tale servizio”, considerando anche che “le zone di povertà sono sempre più numerose”. In questo senso, quindi, il diaconato permanente “potrà rafforzare il segno di una Chiesa vicina ai sofferenti e agli emarginati”. I futuri diaconi, inoltre, potranno contribuire all’opera ecclesiale “nel campo dell’educazione e nella pastorale giovanile, sanitaria e carceraria”. I candidati al diaconato permanente, spiega mons. Piat, dovranno avere “una vita di fede e di preghiera profonda”, essere “veri servitori e non cercare la realizzazione di interessi personali”, bensì “la riflessione e la comprensione dei problemi del nostro tempo”. La scelta dei candidati, sottolinea il vescovo di Port-Louis, sarà ben ponderata: essi verranno identificati dai parroci o dai cappellani dei movimenti ecclesiali ed i loro nomi saranno comunicati, in via riservata, alla Commissione del Diaconato permanente, nominata un anno fa. Tale organo coordinerà la richiesta, il discernimento e la formazione dei futuri diaconi permanenti e quindi comunicherà il nome dei prescelti al vescovo ed al Consiglio episcopale. Dopo di che, i nominativi verranno riferiti ai parroci o ai cappellani che hanno inviato la richiesta e saranno questi ultimi ad invitare i prescelti ad un processo di discernimento, prima di dare una risposta. Articolato anche il periodo di formazione del candidato: dopo un anno svolto insieme ad un gruppo parrocchiale, la preparazione continuerà per altri tre anni. “Se tutto procede – continua mons. Piat – i primi diaconi potrebbero essere ordinati nel 2017”. Quindi il vescovo conclude: “Accogliamo nella fede i futuri candidati. Il Signore ci doni il suo Spirito e ci guidi sul cammino del diaconato permanente”. (I.P.)







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