In Costa Rica, Obama promette aiuti nella lotta alla droga
Ultime ore della visita in Costa Rica per il presidente americano Obama, che sta partecipando
al vertice del Sica, Sistema di Integrazione centramericana. Una tappa che arriva
al termine di un tour nell’America Centrale, nel quale il capo della Casa Bianca ha
affrontato diverse emergenze come il traffico di droga e l’immigrazione clandestina.
Il servizio di Benedetta Capelli:
Il
90% della droga venduta negli Stati Uniti arriva dal Centramerica, necessario quindi
arginare questo flusso che si accompagna ad episodi di violenza e sfruttamento. Tema
centrale nel tour del presidente Obama che, ieri a San Josè, in Costa Rica, ha promesso
di aiutare i Paesi dell’area, già timorosi per i tagli di bilancio degli Stati Uniti,
ma è rimasto vago sul fronte degli investimenti. Obama ha ricordato i fondi stanziati
in passato ed i passi avanti nella lotta ai cartelli della droga mentre da parte loro
diversi capi di Stato hanno chiesto un maggiore coinvolgimento di Washington in materia
di sicurezza. Altro tema centrale di questo breve viaggio è stata la riforma dell’immigrazione
– al vaglio del Congresso americano – che dovrebbe regolarizzare 11 milioni di "atinos";
tema affrontato con forza anche due giorni fa in Messico nell’incontro tra il presidente
Obama ed il suo omologo Nieto. Andrea Amato, giornalista esperto dell’area:
"Obama,
sia nella prima ma soprattutto in questa seconda rielezione, ce l’ha fatta soprattutto
grazie ai voti degli immigrati messicani negli Stati Uniti. Negli Stati del Sud, tradizionalmente
conservatori e repubblicani come New Mexico, Texas e California, Obama ce l'ha fatta
soprattutto grazie ai voti messicani. Ha ben chiaro il peso dei voti degli immigrati
messicani, ma soprattutto ha anche ben chiara la loro forza produttiva. La novità
della politica di Obama in questo secondo mandato è sull’integrazione".