2013-05-04 14:20:23

Giornata dedicata ai bambini vittime di violenza. Don di Noto: necessarie informazione e prevenzione


“Aiutare i bambini è un atto di fede, non ignorarli”. Questo il tema della Giornata dedicata questa domenica, in Italia, ai bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza. Ad organizzare l’appuntamento, l’associazione Meter guidata da don Fortunato Di Noto, che sarà presente in Piazza San Pietro con una delegazione per il Regina Caeli presieduto dal Papa. Eugenio Bonanata lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. - E’ la grande opportunità, ormai data da 17 anni, a coloro che aderiscono ma anche a coloro che condividono esattamente l’impegno che bisogna promuovere in favore dei bambini che sono ai margini, che sono deprivati, che sono dimenticati. La Chiesa - luce delle genti - non può fare altro che essere madre, accogliente, ma - dall’altra parte - anche sollecitare le istituzioni a fare sempre di più. Noi, come Meter, siamo impegnati in questo contesto e la conclusione della Giornata sarà domani in Piazza San Pietro con Papa Francesco. Credo che questo possa dare un contributo ulteriore ed essenziale, affinché tutti possiamo dire che stare dalla parte dei bambini è stare dalla parte di Gesù.

D. - La violenza contro i bambini che dimensione ha?

R. - Ha una dimensione sommersa: noi non possiamo avere un dato ufficiale. Se pensiamo però a coloro che sono coinvolti nell’abuso, nella produzione del materiale pedopornografico e magari allocati come siti pornografici all’estero, ci accorgiamo che la dimensione - pur presente in Italia - ha una dimensione transnazionale. Sappiamo benissimo che sono migliaia i casi giudiziari aperti, che hanno un lungo percorso… Non è facile poter arrivare immediatamente alla soluzione giudiziaria. Però sappiamo anche come le violenze si consumino nel silenzio, nel segreto, con la paura e con la minaccia. Quindi, di conseguenza, è necessario creare un rapporto fiduciario nei confronti dei bambini, senza tanti allarmismi, ma pensando che ci sono punti di riferimento: basta un numero verde, il nostro è l’800.45.52.70; basta anche un e-mail, che si può inviare attraverso il sito Associazionemeter.org. Io credo che questo sia il contributo essenziale di porte aperte, affinché possano essere accolti coloro che sono abusati.

D. - Cosa dire, invece, della violenza fisica contro i bambini?

R. - Non si può educare maltrattando fisicamente i bambini. Io credo che le parole possono essere anche come pietre, peggio delle percosse. Però è anche vero che in una logica nuova, in una logica costruttiva, in una logica di dialogo, di accoglienza, in fondo in fondo, cosa può costare ad un adulto, se è capace di amare, amare i bambini e educarli? L’atto educativo è l’atto di responsabilità. Quindi oggi credo dovremmo, forse, stare attenti a non immergersi nelle nuove tecnologie, dimenticando chi abbiamo accanto, ma creando un rapporto di relazione costante, perché è nelle relazioni che ci si gioca poi tutto. In fondo i bambini hanno bisogno di autorità competente e soprattutto di punto di riferimento importanti.

D. - Cosa fare concretamente per ridurre l’indifferenza nei confronti dei più piccoli?

R. - Primo, implantare una nuova cultura: sempre di più ribadire che l’uomo è più importante di ogni altra cosa; l’uomo è al centro dell’aspetto educativo. Poi trasmettere i valori, trasmettere la cultura, trasmettere - perché no? - anche il senso religioso. Noi, dimenticando Dio, in fondo in fondo, per chi è credente, dimentichiamo l’uomo e dimenticando l’uomo, ci si dimentica il volto di Dio che si realizza e si manifesta attraverso l’umanità nostra. Dall’altra parte, però, sono anche necessarie informazione, prevenzione, risorse più oculate e investite nella famiglia, investite nella scuola, nella sanità.

D. – Qual è il significato di concludere questa giornata a Piazza San Pietro?

R. - Parte idealmente da Piazza San Pietro, che è già diventata patrimonio comune delle comunità cattoliche cristiane in Italia: non ci sarà comunità cattolica che celebrerà la Santa Messa e non avrà questa intenzione nella preghiera dei fedeli. Questo già è stato un bel traguardo che abbiamo raggiunto. Dall’altra parte, da San Pietro parte quest’abbraccio di Madre, che è la Madre Chiesa: queste belle colonne accolgono questo popolo, assieme a un Padre, che è Papa Francesco, assieme ai figli, assieme alla gente di buona volontà.







All the contents on this site are copyrighted ©.