Diocesi di Roma condanna il gesto blasfemo al concerto del primo maggio
“La diocesi di Roma condanna fermamente il gesto blasfemo compiuto durante il concerto
del 1° maggio, l’iniziativa promossa dai sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil nel piazzale
antistante la basilica di San Giovanni in Laterano (cattedrale di Roma). L’elevazione
di un profilattico a mo’ di ostia con parole che ricordano quelle della consacrazione
durante la Santa Messa, da parte di uno dei protagonisti del concerto, rivela una
pochezza culturale senza eguali e manifesta la deriva dell’intelligenza cui la crisi
morale in atto sta conducendo”. È quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio
stampa del Vicariato di Roma, ripresa dall'agenzia Sir. Il cardinale vicario Agostino
Vallini, riferisce la nota, “facendosi anche eco dell’amarezza dei credenti”, “deplora
fortemente l’accaduto” ed esprime “dolore per il fatto che simili esibizioni, animate
da un’ostilità contro la religione e i sentimenti più vivi nel popolo, si inseriscano
- afferma il cardinale - in una manifestazione musicale che da anni intende celebrare
la festa dei lavoratori. È forse questo il modo di porgere la propria solidarietà
a disoccupati e cassintegrati e di sottolineare la necessità di un rilancio delle
politiche del lavoro nel nostro Paese?”. “Spiace constatare con amarezza - aggiunge
il card. Vallini - questa nota stonata che sale dal palcoscenico di una manifestazione
musicale, chiamata ad offrire soltanto esibizioni che elevano verso ciò che è nobile,
nella consapevolezza che anche nella musica amata dai giovani si esprime l’anelito
alla bellezza e all’assoluto. Così come addolora il fatto che ancora una volta la
religione cristiana sia presa di mira con facilità, utilizzando le manifestazioni
pubbliche e gli schermi televisivi”. Per il cardinale, “è intollerabile assistere
a gesti che offendono la sensibilità di milioni di credenti, in ciò che hanno di più
prezioso e caro, e che feriscono il senso più autentico del vivere comune. Ed è doloroso
assistere al silenzio di conduttori e promotori delle manifestazioni che fanno da
cornice a tale scempio dell’intelligenza, del buon gusto e del rispetto delle persone”.
(R.P.)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVII no.
123