2013-05-02 12:02:35

Messaggio per la festa di Vesakh: cristiani e buddisti difendano la vita umana


“Il nostro autentico dialogo fraterno esige che noi buddisti e cristiani facciamo crescere ciò che abbiamo in comune, e specialmente il profondo rispetto per la vita che condividiamo”. È una delle affermazioni contenute nel Messaggio che il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha indirizzato al mondo buddista in occasione dell’annuale festa di “Vesakh”, la "Festa della luce". Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

“L’amorevole gentilezza verso tutti gli esseri” è la “pietra angolare” dell’etica buddista. L’amore di Dio e l’amore del prossimo è invece “il nocciolo dell’insegnamento morale di Gesù”. A un certo punto del Messaggio, il cardinale Jean-Louis Tauran, primo firmatario del documento, mette in relazione questi fondamenti del cristianesimo e del buddismo per esprimere il concetto centrale del Messaggio 2013: la tutela della vita umana. Penso “sia urgente – scrive – creare, sia per i buddisti che per i cristiani, sulla base dell’autentico patrimonio delle nostre tradizioni religiose, un clima di pace per amare, difendere e promuovere la vita umana”.

Dopo aver ricordato all’inizio del testo l’esortazione di Papa Francesco sulla “necessità del dialogo e dell’amicizia tra i seguaci dei differenti religioni”, il Messaggio per la festa di Vesakh prosegue notando come malgrado i “nobili insegnamenti sulla santità della vita umana”, il male contribuisca “in diverse forme alla disumanizzazione della persona, attenuando il senso di umanità degli individui e delle comunità”. “Questa tragica situazione – insiste il documento – esige che noi, buddisti e cristiani, uniamo le forze per smascherare le minacce alla vita umana e risvegliare la coscienza etica dei nostri rispettivi seguaci per generare una rinascita spirituale morale degli individui e delle società al fine di essere veri operatori di pace, amando, difendendo e promuovendo la vita umana in tutte le sue dimensioni”.

“Il nostro autentico dialogo fraterno – si legge ancora – esige che noi buddisti e cristiani facciamo crescere ciò che abbiamo in comune, e specialmente il profondo rispetto per la vita che condividiamo”. Dunque, conclude il Messaggio, “continuiamo a collaborare con rinnovata compassione e fraternità per alleviare le sofferenze della famiglia umana, tutelando la sacralità della vita umana”.







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