2013-05-02 16:47:53

Francesco: "Disoccupazione è ingiustizia sociale causata da ricerca profitto egoista"


RealAudioMP3 "La mancanza di lavoro, che caratterizza la vita di moltissimi giovani, fa perdere la speranza e la visione di futuro. Fa cadere nella rassegnazione, nella disperazione. L'impegno della Chiesa è quello di promuovere una visione positiva del lavoro, inteso come partecipazione all'azione creatrice di Dio - come ci ha ricordato il Papa - e non come "castigo". Ma ci impegnamo anche affinché tanti giovani possano scoprire questa visione". Mons. Angelo Casile, direttore dell'Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana, commenta gli appelli di Papa Francesco contro la disoccupazione e lo sfruttamento dei lavoratori. "Oggi dobbiamo risorgere nella speranza. Annunciare il Vangelo del lavoro, della fiducia nel Signore. Le nostre comunità devono rassicurare chi è senza lavoro con uno stile di compagnia e prossimità altissimo,non solo con le belle parole. Lo sforzo maggiore dovrebbe essere quello di rinsaldare le reti di solidarietà nelle famiglie e nelle comunità, nelle città e in tutto il Paese. L'obiettivo è un cammino di sviluppo unitario che miri soprattutto ad aiutare i più deboli". "Temo che la sfida lanciata da Papa Francesco, con la condanna di "una concezione economicista della società che cerca il profitto egoista", generatrice di disoccupazione, non sia facilmente digeribile dal nostro contesto politico-sociale". Il commento è di Giuseppe Acocella, docente di etica sociale e Rettore dell'Università S. Pio V. "Una politica economica liberista improntata alle esigenze utilitaristiche non dà risposte al lavoro e questo bisogna dirlo con chiarezza". "La solidarietà che il Papa richiama - spiega Acocella - non è quella della generosità occasionale, ma quella di un sistema che cambia davvero per essere giusto nei confronti di tutti i cittadini. Servirebbe una fiscalità che vada incontro alle piccole imprese e non serva a drenare denari per esigenze di ceto". (A cura di Fabio Colagrande)







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