Mons. Angelo Becciu parla ai nostri microfoni della prospettiva di riforma della Curia
E’ prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto della Curia. Con queste
parole, mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, parla della
costituzione del gruppo di otto cardinali, scelti da Papa Francesco per studiare un
progetto di revisione della costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana.
Alessandro Guarasci lo ha intervistato:
R. – Che riforma
ci sarà è certo. Il Papa la vuole e ha chiesto il contributo di varie persone perché
portassero i loro suggerimenti. Quando sarà non sappiamo. Certamente sarà oggetto
della discussione e dei consigli che gli otto cardinali faranno al Santo Padre in
occasione della loro prima riunione. Il desiderio del Santo Padre, però, è che chi
è nella Curia continui a lavorare con dedizione e nel silenzio, come pure chi porta
i contributi o che vuole dare i contributi, suggerimenti, alla riforma della Curia
lo faccia nella massima discrezione o nel silenzio e, lui sottolinea, nella preghiera.
D.
– Si è anche parlato di una possibile riforma dello Ior, quanto c’è di vero?
R.
– Su questo il Santo Padre mi ha detto espressamente: io ho apprezzato lo Ior per
i servizi che ha fatto e poi so che stanno lavorando per una maggiore trasparenza
per rendere lo Ior più "presentabile", se qualcuno lo ha considerato "non presentabile".
E quindi dà fiducia alle persone che sono addette per l’adeguamento agli standard
che ci chiedono le varie istanze internazionali.