Le Settimane Sociali: dare più attenzione alle famiglie e al lavoro
Il presidente delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, mons. Arrigo Miglio,
è fiducioso che il nuovo governo affronti la difficile condizione di tante famiglie
e del lavoro. Mons. Miglio è intervenuto martedì mattina alla presentazione del documento
per la 47.ma Settimana che si terrà a Torino dal 12 al 15 settembre. Il servizio di
Alessandro Guarasci:
La Settimana
Sociale di Torino cade in un momento particolare: la crisi economica, che sta fiaccando
tante famiglie. E la proiezione sociale della famiglia che non è fatto privato ma
un punto di forza della società, ancora accovacciata nella crisi. D’altronde, l’Italia
su questo fronte è molto indietro rispetto ad altri Paesi europei. Ora, col nuovo
governo il presidente delle Settimane Sociali, mons.Arrigo Miglio,
chiede un più di attenzione:
"Siccome si è parlato molto di lavoro e anche
di famiglia, la mia speranza è che questi due temi siano davvero la priorità e siano
davvero un punto di incontro di bene comune: forze diverse lavorino più concordemente
per un pilastro del bene comune del Paese come quello del lavoro, ma altrettanto lo
è quello della famiglia".
Per i vescovi e i laici impegnati nelle Settimane
Sociali, serve riconoscere il carattere speciale dell’amore tra un uomo e donna. “Parlare
di famiglia non è un riflesso omofobico”, mette in luce il segretario del Comitato
organizzatore, Luca Diotallevi:
"Il Paese deve decidere se vuole
essere solo uno Stato o tornare ad essere una Repubblica e cioè una comunità fatta
di tanti soggetti o di uno solo in crisi. Dei tanti soggetti di cui è fatta una Repubblica
- come dice la nostra Costituzione - c'è anche la famiglia".
Ma a Torino
sarà dato spazio anche alle tante famiglie che, nonostante la crisi, ce la fanno.
Le storie positive ci sono e meritano di essere raccontate.