Canada: la Marcia per la vita dedicata quest’anno alla piaga dei feticidi femminili
“Mettiamo fine ai feticidi femminili!”. All'insegna di questo slogan si svolgerà il
prossimo 9 maggio, a Ottawa, l’annuale Marcia nazionale per la vita promossa dall’Organismo
cattolico per la vita e la famiglia (Ocvf). Il tema scelto per questa edizione vuole
richiamare l’attenzione su un fenomeno già tristemente conosciuto in Paesi come l’India
e la Cina, ma che sta diffondendosi in modo preoccupante anche in nazioni sviluppate,
grazie alle nuove tecnologie di diagnosi prenatale che permettono di conoscere il
sesso del nascituro. In alcune comunità immigrate in Canada, infatti, ogni 100 femmine
partorite, nascono 120 maschi, contro un parametro biologico di 106 maschi per ogni
100 femmine alla nascita. E’ quanto denuncia l’Ocvf nel suo messaggio in vista della
manifestazione, in cui ricorda che ogni anno nel Paese circa 100mila bambini vengono
abortiti. Questa scelta viene rivendicata da molti come un diritto, ma di fronte alla
piaga degli aborti basati sulla selezione del sesso poche persone possono rimanere
indifferenti. E i motivi, evidenzia il messaggio, sono che "è impossibile continuare
a credere alla leggenda che un nascituro, maschio o femmina, non è che un ‘ammasso
di cellule’” e poi che “in fondo, sappiamo che alcune scelte sono intollerabili”.
“Se c’è una lezione da trarre dalla tragica realtà degli aborti selettivi in Canada
– osserva quindi l’Ocvf – è che la causa della vita vincerà solo quando avremo creato
una cultura che rispetti la dignità e il valore di ogni vita umana. Checché se ne
dica, infatti, il dibattito sull’aborto ha più a che vedere con il valore attribuito
alla vita umana che con il fatto di sapere quando essa inizia prima della nascita”
e “una cultura della vita riconosce un valore uguale a ogni vita umana”. “In definitiva
– conclude il messaggio - una cultura protegge quello al quale attribuisce un valore
e in una cultura che attribuisce più valore agli uomini che alle donne, le bambine
sono più esposte alla minaccia dell’aborto”. E proprio su questo argomento intendono
fare leva i promotori della marcia, nella consapevolezza che “la stragrande maggioranza
dei canadesi sono scioccati all’idea che una bambina possa essere abortita solo per
il fatto di essere femmina”. Oltre alla Marcia nazionale per la vita quest’anno l’Ocvf
organizza, dal 12 al 19 maggio, la prima Settimana nazionale per la vita e la famiglia,
un’iniziativa che si inserisce nell’ambito dello speciale programma pastorale “Costruire
una cultura della vita e della famiglia in Canada” lanciato dall’Episcopato canadese
nel 2011 in vista dell’Anno delle Fede. (A cura di Lisa Zengarini)