Sintonia e attenzione per la Chiesa italiana nel primo incontro tra il vescovo di
Roma e il cardinale Bagnasco
“Ho respirato una profonda sintonia”, così il presidente della Cei, Angelo Bagnasco,
commentando in una nota la sua prima udienza sabato scorso con Papa Francesco, che
ha mostrato “grande capacità di ascolto e di attenzione”. Il servizio di Roberta
Gisotti:
Un incontro durato oltre un’ora, “atteso da entrambe le parti”.
Il porporato riferisce l’apprezzamento espresso dal vescovo di Roma, che “presiede
nella carità e comunione” la Conferenza episcopale italiana, riguardo “il metodo di
lavoro della Cei”: la programmazione decennale, i Convegni ecclesiali nazionali a
metà cammino e il tema in corso dell’educazione, “nell’impegno di ricondurla innanzitutto
al suo principio originante, ossia l’annuncio di Gesù Cristo”, per riscoprire “una
precisa idea di uomo e di umanità”, avvertiti della “mutazione antropologica in atto”,
che interessa “non tanto e solo il contesto europeo, ma anche l’America Latina e,
più in generale, il mondo intero”. Tra gli altri argomenti del colloquio tra il Papa
e il cardinale Bagnasco: l’impegno della Chiesa italiana “per la tutela e la promozione
dei valori non negoziabili, il rapporto con l’opinione pubblica”, l’attenzione costante
dei media “a testimonianza di una presenza qualificata sul territorio, che a volte
arriva a essere mal tollerata”. Il Papa – riporta il presidente della Cei – ha condiviso
anche “gli sforzi di sobrietà portati avanti dai vescovi italiani”, e “la necessità
di avere strutture agili, evitando sprechi e dispendi di risorse”, raccomandando di
“non moltiplicare organismi, che alla fine appesantiscono inutilmente”, e insistendo
“sul fatto che la Chiesa è un organismo vivo, vivente, e non un’organizzazione burocratica,
a cui a volte qualcuno vorrebbe ridurla”. Francesco ha infine confermato al cardinale
Bagnasco il suo intervento alla prossima Assemblea generale della Cei, in programma
dal 20 al 24 maggio.