2013-04-28 14:45:55

Congresso a Roma di Pax Christi Italia: "E' l'ora della non violenza"


Si è chiuso a Roma presso l'Istituto Seraphicum il Congresso nazionale di Pax Christi Italia dal titolo: "È l'ora della nonviolenza - Spalancare la finestra del futuro, progettando insieme, osando insieme" . Al centro dei lavori, il Trattato internazionale sul commercio delle armi convenzionali, la pace e la trasformazione non violenta dei conflitti. Per un bilancio finale, Federico Piana ha intervistato mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi Italia e vescovo di Pavia:RealAudioMP3

R. – Sostanzialmente ci siamo un po’ domandati cosa fare in questo momento in cui c’è una sorta di bassa marea per ciò che riguarda la pace. Le ragioni sono anche abbastanza evidenti e cioè il conflitto si è spostato nelle nostre città dove si corre una maratona, si è spostato in cento luoghi della terra dove incomprensioni razziali o religiose vengono sfruttate dai mercanti d’armi o da politici corrotti che desiderano il potere. Quindi ci siamo fatti carico anche di questo 40.mo della Pacem in terris attraverso il quale noi vogliamo dichiarare ancora una volta che le parole del Papa, che richiamano come sia paradossale che portiamo insieme il desiderio grande della pace e una inefficacia dei mezzi che troviamo per costruire la pace. Questo è stato un secondo aspetto che abbiamo voluto esplorare. Da ultimo, essendo la nostra un’organizzazione formata da tanti “punti pace”, come li chiamiamo noi, che sono disposti un po’ nel territorio nazionale, abbiamo anche cercato di ridirci cosa facciamo sul territorio attraverso questi punti pace, ciascuno dei quali ha una sua creatività e cerca quei gesti che servono a educare alla pace.

D. - Andiamo al tema, “Spalancare la finestra del futuro progettando insieme, osando insieme”, in che modo, secondo lei, concretamente si può raggiungere questo obiettivo?

R. – Anzitutto rendendoci conto che sta cambiando anche il modo con cui la violenza si insinua nella vita della società, la condiziona per certi aspetti, quindi richiamando l’importanza di questa sorta di analisi ai propri sentimenti, alle proprie capacità di stare dentro al pluralismo culturale, religioso, in cui tutti ormai siamo immersi. Quindi far conto di una capacità nuova di dialogo, imparare ad essere persone che dialogano. Ci siamo detti: noi come Pax Christi dobbiamo essere presone specializzate nell’insegnare la riconciliazione e il dialogo. Quindi, questo è un primo passo. Un secondo passo è quello di indicare le nuove maniere con cui la violenza si insinua. Abbiamo, per esempio, riflettuto un po’ su questo cambiamento dei sistemi d’armi che vengono sviluppandosi ad alta tecnologia: solo il premere un bottone può creare terrore, morte distruzione, e non c’è più rapporto tra la coscienza e il vedere ciò che uno sta compiendo. Questo è un passaggio che chiede una maggiore consapevolezza da parte della comunità sociale. Perché costruisce le armi? Perché commercia nelle armi? Che armi sono quelle che vengono sviluppate dalla scienza e dalla tecnica? Aprire la finestra al futuro vuol dire: rendiamoci consapevoli di queste novità che la violenza sta portando quasi nella nostra vita di ogni giorno.

Ultimo aggiornamento: 29 aprile







All the contents on this site are copyrighted ©.