Cina. Sisma nel Sichuan: tre minuti di silenzio per le vittime
Per onorare le vittime del disastroso terremoto che ha colpito la provincia del Sichuan,
la popolazione locale ha osservato oggi un momento di lutto. Alle 8.02 del mattino
- minuto in cui il 20 aprile scorso è iniziato il sisma - tutti i mezzi di trasporto
in movimento hanno suonato i propri clacson: subito dopo ci sono stati 3 minuti di
silenzio totale. Il governo provinciale - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha inoltre
informato che tutte le attività di intrattenimento saranno fermate: i luoghi pubblici
dovranno essere fermi e in silenzio. Nel frattempo il numero delle vittime è aumentato:
circa 200 quelle accertate, con centinaia di persone ancora disperse. Ieri un uomo
di 78 anni è stato estratto ancora vivo dalle macerie dopo 5 giorni di agonia: è in
condizioni "serie" ma stabili, e non sembra in pericolo di vita. Tuttavia è il primo
estratto dalle squadre di soccorso, e questo fa pensare che i problemi incontrati
dai soccorritori - congestione delle strade e smottamenti che hanno bloccato le arterie
principali - faranno salire ancora il conto dei decessi. Il danno più grave è quello
relativo alle abitazioni: circa 126mila edifici sono crollati, lasciando centinaia
di migliaia di persone senza casa. Come nel caso del 2008 - quando sempre il Sichuan
venne colpito da un sisma che uccise 90mila persone fra cui moltissimi studenti -
anche oggi il dito è puntato contro gli edifici scolastici, che sono crollati di nuovo.
Il vice preside di una scuola locale dice di essere "sollevato dal fatto che il terremoto
sia avvenuto di domenica, quando le classi erano vuote". Danneggiati anche alcuni
edifici della Chiesa locale, fra cui il seminario di Chengdu. In ogni caso, la popolazione
chiede maggiore sicurezza abitativa. Il crollo parziale di alcuni edifici ha infatti
rivelato che i mattoni delle mura principali di case e scuole sono stati tenuti insieme
da una schiuma di silicato, metodo che non è in grado di reggere alle scosse del terreno.
Secondo diverse fonti, la corruzione dei funzionari locali ha imposto un impoverimento
dei mezzi di costruzione che è costata la vita ad alcuni residenti. Una scuola ricostruita
dopo il 2008 con i fondi - e la supervisione - di Hong Kong è invece del tutto stabile
nonostante sia nei pressi dell'epicentro del terremoto. (R.P.)