2013-04-26 11:21:49

Appello dei Patriarchi ortodossi per i vescovi rapiti in Siria


Ancora nessuna notizia dei due vescovi greco-ortodosso e siro-ortodosso di Aleppo Paul Yazigi e Gregorios Ibrahim, rapiti lunedì nel nord della Siria mentre erano in viaggio. “Continuiamo a pregare per loro”, dicono all'agenzia Sir, al segretariato del Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente che ha sede a Damasco. “Ma per ora non abbiamo nessuna notizia”. Giovedì mattina, Giovanni X (Yazigi), patriarca greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente, ha fatto visita a Mar Ignatius Zakka I Iwas, patriarca dei siriaci ortodossi nella sua residenza patriarcale ad al Atchaneh, in Libano. “È stata occasione - si legge in un comunicato congiunto - per i due patriarchi di scambiarsi le ultime informazioni relative ai due vescovi rapiti”. I due patriarchi tornano a “condannare la non-liberazione fino ad oggi dei due nuovi vescovi, nonostante gli sforzi compiuti”. Rinnovano l’appello perché “siano liberati e invitano la comunità internazionale a compiere tutti gli sforzi necessari per fermare ogni forma di violenza in Siria e per la pace attraverso il dialogo e la soluzione politica”. I due patriarchi - prosegue il comunicato - “hanno convenuto di prendere i provvedimenti opportuni in caso non si proceda alla liberazione dei due vescovi”, nella “speranza - dicono - di vedere i due vescovi nelle loro diocesi questa Domenica delle Palme”. Per la liberazione dei due vescovi di Aleppo - precisa il Sir - sono scesi in campo anche gli arcivescovi di Canterbury e di Westminster, Justin Welby e Vincent Nichols. “Fin dai primi giorni del conflitto siriano nel marzo 2011 - scrivono i due leader delle Chiese inglesi anglicana e cattolica in un comunicato congiunto -, abbiamo pregato, perché vedevamo con orrore e tristezza l’escalation della violenza che ha preso in ostaggio questo Paese”. “E oggi, le nostre preghiere vanno anche alle antiche comunità dei nostri fratelli e sorelle cristiani in Siria”. Il rapimento di questa settimana di due metropoliti di Aleppo, Mar Gregorios Ibrahim e Paul Yazigi e l’uccisione del loro autista “è un altro chiaro segno delle terribili circostanze che continuano a inghiottire tutti i siriani”. “Sosteniamo senza riserve - scrivono Welby e Nichols - queste comunità cristiane, radicate nelle terre bibliche, nonostante le molte difficoltà”. Le Chiese inglesi rispondono così all’appello di solidarietà lanciato dal patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e dal patriarcato siro-ortodosso di Antiochia e assicurano: “Continuiamo a pregare per una soluzione politica a questo tragico conflitto” perché si cessi “la violenza” e si riconoscano a tutti i siriani “le loro libertà fondamentali e inalienabili. Chiediamo anche che gli aiuti umanitari d’emergenza possano raggiungere tutti coloro che soffrono”.

Ed un appello per la pace in Siria è giunto anche dal Global Christian Forum, che ha riunito nei giorni scorsi ad Amman tutte le espressioni cristiane in Medio Oriente. L’evento è stato seguito con vivo interesse da mons. Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, che sottolinea al microfono di Philippa Hitchen, la preoccupazione per i due vescovi rapiti ad Aleppo:RealAudioMP3

R. - In questi giorni siamo stati rattristati enormemente dal sequestro di questi due metropoliti, che sono veramente persone ben conosciute e stimate. Sono amici nostri: ambedue sono stati qui diverse volte. Li conosciamo bene. E’ un grande dolore, però è anche simbolo di quello che stanno soffrendo migliaia di cristiani nella zona.

D. - Qual è il suo messaggio alle persone che hanno preso in ostaggio questi due prelati?

R. - All’umanità! Questi due prelati non fanno altro che parlare della pace, dell’amore, della giustizia. Non fanno mai appello alla violenza, all’opposizione tra le parte. Sono delle persone che hanno lavorano anni per migliorare i rapporti non solo tra cristiani, ma anche con i loro vicini musulmani. Pertanto sono due persone assolutamente da rispettare. Speriamo che siano rispettate e liberate quanto prima.

Ultimo aggiornamento: 27 aprile







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