Settimana mondiale delle vaccinazioni. Obiettivo: vaccini economici e di qualità
La Settimana Mondiale delle Vaccinazioni, partita il 24 aprile e promossa dall’Oms,
ha l’obiettivo di ottenere vaccini di alta qualità, sicuri e convenienti. Si stima
che al mondo vengano utilizzati ogni anno 2,5 miliardi di dosi per immunizzare i bambini
sotto i 10 anni da malattie come morbillo, polio, tetano e difterite. In coincidenza
con questa Settimana, è stato organizzato il primo "Global Vaccin Summit" ad Abu Dhabi.
Ma “Medici senza frontiere” sottolinea che i vaccini hanno un costo ancora troppo
alto per i Paesi in via di sviluppo. Nel mondo, muore un bambino ogni 20 secondi per
una malattia prevenibile come il morbillo o la polmonite, e questo soprattutto nei
Paesi in via di sviluppo. Quanto è importante, dunque, una campagna come quella della
Settimana Mondiale delle Vaccinazioni? Elisa Sartarelli lo ha chiesto a Giovanni
Rezza, virologo dell’Istituto Superiore di Sanità:
R. - E’ importante
ed è importante soprattutto in questo momento in cui sono forti i pregiudizi contro
le vaccinazioni, anche se ingiustamente: perché se è vero che i vaccini, talvolta,
possono dare degli effetti collaterali, è vero anche che hanno salvato milioni e milioni
di vite e ancora di più ne potrebbero salvare, specialmente nei Paesi del Terzo Mondo,
dove il morbillo è ancora un killer.
D. - Infatti, in Italia alcune malattie
sono state debellate grazie proprio ai vaccini. Spesso i genitori si interrogano però
sulla pericolosità dei vaccini che potrebbero provocare allergie o addirittura shock
anafilattico. Qual è la percentuale di rischio?
R. - Il rischio di effetti
collaterali gravi da vaccino è veramente molto, ma molto basso. Effetti collaterali
più banali possono, invece, verificarsi più frequentemente, ma in genere sono risolvibili
e non danno grossi problemi, né residui. Il vantaggio della vaccinazione, a fronte
degli effetti collaterali, è invece un vantaggio enorme. Ricordiamo che un flagello
globale come il vaiolo è stato completamente eradicato proprio grazie alle campagne
vaccinali dell’Organizzazione mondiale della sanità. Naturalmente, ci vuole più empatia
anche nei confronti dei genitori dei bambini: ci vuole un "counselling prevaccinale",
che chiarisca quali siano gli aspetti delle vaccinazioni, soprattutto i possibili
vantaggi a fronte degli effetti collaterali che possono verificarsi. E’ importante
che il medico faccia un’anamnesi accurata del bambino e dell’adulto, nel caso degli
adulti, che deve vaccinare e che dopo questi bambini vengano adeguatamente seguiti.
Quindi, le vaccinazioni sono uno strumento importantissimo, forse il più importante
strumento di sanità pubblica. E’ bene, però, che vangano anche fatte come si deve
e che il candidato alla vaccinazione venga ben considerato e venga soprattutto fatta
un’opera di educazione e di informazione anche nei confronti dei genitori.